Olive alla diossina nell’area Ex-Pozzi: L’ASL conferma le
preoccupazioni espresse dal Comitato popolare che chiede di conoscere tutti i
risultati delle analisi
Caleno24ore, 03 febbraio
2015
Nei mesi scorsi abbiamo
documentato con foto e inchieste dal basso la grave situazione in cui versa
l’area ex-Pozzi, in particolare la zona dove si trova il terreno di proprietà
dell’imprenditore Iavazzi.
In questi giorni è stato
pubblicato il resoconto dell’audizione svoltasi in Regione l’11 dicembre
scorso, dove la dottoressa Amalia Vigliano dell’ASL
CE/2 di Capua, nell’esprimere contrarietà al progetto della centrale a
biomasse, afferma: “Sono in corso le indagini da parte del Corpo Forestale,
abbiamo partecipato per le competenze sanitarie, sono stati effettuati anche
dei campioni di alimenti nelle zone limitrofe all’area ex Pozzi, uno dei tre
campioni di olive presenti sul territorio ha presentato un livello di PCB
(diossina) superiore alla norma. Credo che non ci sia niente altro da
aggiungere, cerchiamo di sanare quel territorio e di non aggravare, ancora di
più, queste criticità che oggettivamente esistono.”
Le affermazioni della
dottoressa Vigliano, ci allarmano tantissimo, visto
che nell’area Ex-Pozzi è stato rinvenuto di tutto, dalle buche sono emerse
polveri e rifiuti. In alcune di esse la terra aveva letteralmente cambiato
colore, diventando verde o rossa, da altre invece sono usciti rifiuti plastici
e edili, misti a rifiuti industriali e amianto. Tutto a poco meno di dieci
centimetri dal suolo e poche decine di metri da coltivazione e pascoli i cui
prodotti finiscono sulle nostre tavole, proprio su quei terreni dove
l’imprenditore Iavazzi sogna di costruire una
centrale a biomasse con i 17 milioni concessi dal Ministero per lo Sviluppo
Economico.
Per quanto sopra citato,
chiediamo di conoscere i risultati delle analisi effettuate su tutti i campioni
prelevati nell’area Ex-Pozzi, sia quelli destinati ad uso alimentare che delle
polveri e dei rifiuti.
La popolazione calena deve
conoscere la reale condizione ambientale in cui versa l’area Ex-Pozzi e ed il
suo impatto sulla vita delle comunità limitrofe, ribadiamo con forza che la
volontà popolare si è s espressa nella direzione di una contrarietà sempre più
determinata e che la nostra lotta andrà avanti ad oltranza, fin quando il
progetto della centrale a biomasse non sarà definitivamente cancellato da ogni
agenda politica. È un risultato sul quale non accetteremo mediazioni né ora, né
mai.
Comitato per l’Agro
Caleno: NO Centrale a Biomasse
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