Il titolo Prysmian cresce ma nello stabilimento di Pignataro sarebbero stati messi alla porta altri due operai

Caleno24ore, 28 gennaio 2015

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PIGNATARO M. – La multinazionale Prysmian, che vanta stabilimenti – soltanto in Italia – ad Arco Felice (Napoli), Merlino (Lodi), Giovinazzo (Bari), Livorno, Ascoli Piceno, Origgio (Varese), Quattordio (Alessandria) e a Pignataro Maggiore, cresce che è una bellezza. Tale dato viene certificato dalla banca d’investimento Equita (una delle più influenti nel mercato finanziario mondiale), la quale avrebbe alzato il giudizio del titolo Prysmian, portando il target price a 19,50, 2,30 euro dal precedente 17,20.

La favorevole previsione sarebbe stata determinata dalla crescita delle commesse della Telecom, dall’aumento delle vendite dei cavi sottomarini e dal miglioramento del quadro macroeconomico in Europa, dove la società ricaverebbe il 60% del proprio fatturato. I risultati favorevoli di gennaio, superiori a quelli ottenuti negli ultimi sei mesi, e l’indebolimento dell’euro, inoltre, dovrebbero generare ulteriori guadagni. A Piazza Affari il titolo Prysmian mostra un progresso dello 0,70% a 16,44 euro.

La crescita, però, stride notevolmente con l’atteggiamento assunto dalla multinazionale nei confronti della forza lavoro. Nel solo stabilimento di via del Conte, infatti, nelle scorse settimane sarebbero state licenziate 51 persone – a conclusione del contratto di solidarietà -, di cui 48 addetti alla produzione e di 3 impiegati. Ultimamente, inoltre, si è diffusa la voce del licenziamento di altri due operai. Non sappiamo se fanno parte del computo totale dei 51 o vanno aggiunti a questi ultimi. Nel caso dei due lavoratori (uno dei due sarebbe proprio di Pignataro Maggiore, mentre l’altro di Calvi Risorta) si tratterebbe di motivi disciplinari.

 

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