L’antica Cales: Calvi Risorta - Crocevia di popolazioni
e di importanti vie di comunicazione, la storia del paese casertano
E’ Campania, 22 gennaio 2015
Maria Cristina Napolitano
Zuni, Visciano
e Petrulo sono le frazioni che compongono il paese sito
nella provincia di Caserta, Calvi Risorta, l’antica Cales, città aurunca crocevia
di grandi civiltà. Sede di
etruschi, latini, sanniti e colonia di diritto latino
dal 335 a.C. con l’occupazione di Marco Valerio di un’area
ritenuta di grande importanza strategica. Definita da Strabone “città
splendida”, fu la prima colonia
romana nell’area settentrionale della Campania, usata per controllare le popolazioni locali e scelta per la sua economia fiorente oltre che per la posizione a controllo delle vie di accesso
al Lazio ed al Sannio.
Molto nota per la produzione ceramica dei vasi caleni,
a vernice nera con decorazione impressa a stampo, e per la produzione coroplastica attestata dal ritrovamento di migliaia di
ex-voto, tra cui statue, rilievi fittili, testine, vasetti miniaturistici.
Famosa anche per la produzione di vino ed
attrezzi agricoli tra cui il calesse,
vettura con mantice a due ruote e un cavallo, senza sedile per il cocchiere.
Tra le testimonianze di epoca romana sopravvissute
nella località Calvi Antica, occorre
ricordare l’Anfiteatro di I secolo a.C.,
le Terme centrali di I sec. a.C. e le terme settentrionali di I-II secolo d.C., i cui resti
sono visibili lungo il cardo maximus della città antica
che coincide con la via Latina (attuale
via Casilina) che da Capua conduceva a Teanum. Restano ancora tracce di
un castellum aquae e di un edificio templare su podio
di età imperiale,
forse identificabile nel Capitolium del Foro. Notevole anche il teatro
di II secolo avanti Cristo.
A partire
dal IV secolo la città divenne sede
vescovile e nell’XI secolo sui resti di un tempio fu fondata la Cattedrale romanica di San Casto, mentre nel secolo IX sui resti di epoca
longobarda sorse il Castello Aragonese con pianta quadrata e 4 torri cilindriche a base a scarpata.
Il territorio
è ricco di tombe anacoretiche tra cui la Grotta dei Santi ricca di affreschi
votivi riferibili ai secoli X-XI e la grotta delle Formelle
con l’affresco dell’Assunzione
dei secoli XI-XII.
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