L'attenzione che l’ex Ministro Massimo Bray
mostra di avere per il territorio campano è davvero ammirevole
Cales,
20 gennaio 2015
Questo
post scritto dall'ex ministro è per noi attivisti volontari molto importante, poichè simboleggia l'attenzione che da un pò si sta avendo nei confronti dell'antica Cales, culla
della civiltà ausone e colonia latina di notevole
importanza. L'interesse che per troppo tempo è stato relegato solo agli
ambienti accademici, ora si manifesta in tutto e per tutto, destandosi dal
torpore che da troppo tempo l'attanagliava.
Approfittiamo
per informare che a breve riprenderanno i lavori di pulizia e messa in
sicurezza del sito, contornati ovviamente da nuove visite guidate. Speriamo che
tra quei visitatori possa esserci anche Massimo Bray.
Massimo Bray:
“Prima che i
romani la rendessero loro colonia (nel 334 a.C.) e avamposto in un lembo di
territorio estremamente strategico tra il Lazio e la Campania, l'Antica #Cales (l'attuale Calvi Risorta, in provincia di
Caserta) era già diventata la principale città della popolazione degli Ausoni-Aurunci. Strabone la
definì "la città splendida" ed era considerata l'unica città della
Campania che potesse competere con Pompei per bellezza e grandezza.
Il perimetro
della Cales abitata in epoca romana si è conservato nella sua estensione fino
ad oggi e sono visitabili, oltre al Teatro, un grande complesso termale ed un
tempio, anche numerose domus di età imperiale.
Diverse parti dell'antica città sono ancora da scavare, tra le quale vi è
l'anfiteatro, delle tombe e numerosissime altre strutture. Purtroppo, nel corso
degli ultimi anni, Cales è stata vittima di episodi di degrado e di saccheggio,
specialmente ad opera di tombaroli. Strazia il cuore sapere che nel 2009, ad
esempio, il cosiddetto Ponte delle Monache, del VI
secolo a.C. fosse usato come una discarica abusiva per pneumatici. Più
recentemente, è stata rubata una parte delle recinzione che protegge l'area
archeologica.
Ilaria è una
volontaria che, via Facebook, mi ha scritto
dell'associazione con cui cerca di rendere meglio fruibile il sito di Cales,
organizzando visite guidate; animando il luogo con iniziative come "Wiki loves monuments";
semplicemente combattendo le erbacce, i rifiuti, l'incuria che depreda questo
bene culturale. Mi comunica il suo entusiasmo per la missione che si è proposta
in maniera diretta, con un candore che mi emoziona: dalle sue parole trapela
amore per quel luogo della cultura al punto da essere sia concreta che
ambiziosa: sporcarsi le mani e dire: "da grande", con la mia
associazione, mi piacerebbe gestirlo. Questa è davvero #laculturachevince.”
Visita www.CalviRisorta.com