Dopo le acque reflue avvelenate, verifiche anche su quella dei
nostri rubinetti
M5Stelle, 17 gennaio 2015
Antonio Fattore
Depurazioni all'acqua di
rosa, nel vero senso della parola e così, in due anni di indagini, l’accusa
mossa dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere
a vari comuni del casertano, tra cui anche quello di Calvi Risorta ha
evidenziato che le acque reflue inquinano i torrenti e i fiumi perché non
depurate correttamente.
Nella cittadina calena sono stati inviati avvisi di garanzia addirittura a
tre sindaci: Zacchia, Caparco
e l'attuale Marrocco. I sindaci indagati, fra le
altre cose, sono accusati di aver violato gli obblighi connessi alla propria
carica omettendo di procedere al trattamento delle acque fognarie. Questa
cattiva depurazione deriva non solo da acque reflue ma anche da fanghi derivati
da acque industriali che vengono spacciati per fanghi di derivazione domestica
e riutilizzati come concimi in agricoltura.
Sulla questione il
Movimento 5 Stelle di Calvi Risorta mette in guardia, il portavoce Antonio
Fattore: “Un plauso alla Magistratura, ma ora dopo le acque reflue che
fuoriescono dalle nostre abitazioni, bisogna indagare anche su quella che
arriva nei rubinetti. La Magistratura negli scorsi mesi ha appurato
l’inquinamento da metalli pesanti e sostanze tossiche della falda acquifera
profonda, dell’area dei Mazzoni nel bacino idrogeografico a nord e a sud del medio e basso Volturno.
Per quanto riguarda il comune di Calvi Risorta, essendo l’acqua pubblica
immessa nella condotta calena composta in buona
percentuale da acqua proveniente da pozzi pubblici profondi che si trovano in
località “Chiesa Vecchia” nella frazione Petrulo e
non acqua proveniente dalle condotte del Consorzio Idrico quali sono i rischi
di inquinamento dell'acqua dei nostri rubinetti? Ricordiamo – conclude Fattore
– che in alcune aree della provincia la pubblica autorità ha fatto divieto di
utilizzo dell’acqua dei pozzi privati per uso alimentare come bollire pasta,
pulire verdure, innaffiare ortaggi, ordinando di utilizzare l’acqua proveniente
dalle condotte del Consorzio Idrico, che utilizza acque sorgive e distanti
centinaia di km dalla falda inquinata”.
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