La Domitiana “smontata” per costruire il
Parco Obelisco: “I Padroni di Sabbia” di Salvatore Minieri comincia a far
discutere
Caleno24ore, 07 gennaio
2015
CASTELVOLTURNO – Ha già
suscitato clamore e sta facendo discutere il libro di Salvatore Minieri, “I
Padroni di Sabbia” (Spring Edizioni), per il caso
della strada romana fatta sparire sotto un parco residenziale, realizzato su
terreni che, in parte, erano nella disponibilità di un clan camorristico
operante nell’area compresa tra Giugliano e
l’hinterland napoletano.
È la Domitiana
“smontata” per costruire il Parco Obelisco. Interi tratti della più antica
strada del Mezzogiorno (la prima via “turistico-litoranea”
del mondo) sono scomparsi tra le oscene villette che, fino a qualche anno fa,
avevano le scale di accesso poggiate direttamente sul preziosissimo basolame fatto stendere da Domitiano
nel 95 d.C., per migliorare i collegamenti tra il porto di Puteoli,
l’odierna Pozzuoli, e il resto dell’impero. Una strada romana scomparsa, come
dimostrano le foto e le immagini. Un parco, quello dell’Obelisco, che i
Nuvoletta di Marano avrebbero voluto rilevare per intero con il consenso del
clan Mallardo.
Sulla realizzazione del
Parco Obelisco aleggia il nome di Francesco Rea, considerato il capo dei capi,
grande riciclatore di denaro sporco per conto dei clan, con interessi a Roma e
in Germania, legato alla famiglia Mallardo. Di Rea erano anche i terreni del
parco Obelisco, «a vocazione turistico-alberghiera»
che dovevano diventare area «residenziale», bypassando i vincoli archeologici e
militari.
Mai, nella storia recente,
una strada romana era sparita in maniera così clamorosa per far posto a un
parco residenziale (ancora da sanare sotto il profilo edilizio e giuridico) in
odore di interessi camorristici evidentissimi.
Il libro di Salvatore
Minieri sarà al centro di dibattiti e presentazioni il 24 gennaio a Calvi
Risorta (Ce) e il 30 dicembre a Napoli, nella prestigiosa sede del “Museum Shop Nilo” di piazzetta Corpo di Napoli, nel centro strorico partenopeo.
Nel volume, edito dalla Spring Edizioni, si raccontano anche tutte le storie di
degrado e devastazione urbanistico-ambientale che
hanno definitivamente ucciso il litorale Domitio
dagli anni ’60 ad oggi.
“E’ solo la dimostrazione
definitiva – ha detto l’autore – che i cartelli camorristici campani hanno
ormai in mano ogni chiave produttiva del Meridione. Far sparire pezzi di Storia
per costruirci sopra villette e centri commerciali è il passo più preoccupante
verso la cancellazione di ogni coscienza civile e culturale. Un passo – ha
concluso Salvatore Minieri – di demolizione finale del nostro passato e di un
presente che oggi viene sepolto sotto colate di cemento abusive e intrallazzi
tra politica, uffici tecnici e potentati camorristici. Clan, politica deviata e
aree di collusione ci vogliono così: privi di ogni capacità di riflessione,
tutti incanalati agli ingressi di centri commerciali e parchi residenziali che,
quasi sempre, sono caratterizzati dall’abusivismo più orripilante”.
isita www.CalviRisorta.com