Il mio ricordo di Pino Daniele, alter ego di
Maradona...
Silver
Mele, 05 gennaio 2015
Sarà come
andare controcorrente, sfidare il magone e la tristezza che si fanno spazio nei
cuori, a mo’ di rivoli d’acqua nella morbida sabbia. Ma non può essere delitto
ricordarlo così Pino Daniele, con un inno all’allegria che scaturisce dalle
cose semplice, magari anche da qualche eccesso, non per questo censurabile.
Il nero a
metà, l'americano della nuova Napoli che sognava di veder passare la 'nuttata', il mascalzone latino, il Lazzaro felice, l'uomo
in blues era anche l’alter ego di Diego Armando Maradona: Masaniello tra i
poeti, la sfrontatezza che non può non esserci se si vuole vincere. Ci ha
educato Pino Daniele e lo ha fatto con la discrezione dei fenomeni: senza
sfilate o passerelle, vincendo sul campo come riesce solo ai grandi campioni.
Segnò l’epoca
pallonara delle vittorie incredibili, raccontò cosa si prova a spodestare chi
da sempre è abituato al potere. Anche con lui Napoli cambiò passo, senza
tuttavia snaturarsi: d’altronde quei mille colori, talvolta soffusi o misti
alle paure, devi averli dentro affinchè un giorno il
pensiero di ciò che si è fatto possa continuare a seminare allegria…
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