BIMBO DI TRE ANNI RICOVERATO D’URGENZA AL SANTOBONO: AVEVA UN PEZZO DI POLISTIROLO INCASTRATO NEL NASO. GENITORI INFURIATI

Calvirisortanews, 07 dicembre 2014

 

Calvi Risorta: BIMBO DI TRE ANNI RICOVERATO D’URGENZA AL SANTOBONO: AVEVA UN PEZZO DI POLISTIROLO INCASTRATO NEL NASO. GENITORI INFURIATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccolo, piccolissimo, solo tre anni di età: è tornato a casa dalle scuole materne del plesso di Visciano, con un pezzo di polistirolo incastrato nel profondo del naso. E’ questo che pensano sia successo, i genitori del piccolo caleno ricoverato d’urgenza in ospedale al Santobono di Napoli. E’ stato accompagnato dai suoi genitori in ospedale, e solo in ospedale poteva essere risolto quel problema: un gonfiore, un dolore a una narice che nel tentativo di ispezionare la parte, provocava anche la perdita di sangue dal naso.

 

Ma se c’è l’ipotesi che la pallina di polistirolo possa essere finita nel naso del piccino mentre stava a scuola, bisogna anche spiegare come mai il bambino ha accusato dolori e fastidi solo quando è tornato a casa; anzi alcune decine di minuti dopo. Per le persone vicine alla famiglia non ci sono dubbi, l’infortunio non è accaduto a casa.

 

Dell’episodio potrebbero interessarsi i carabinieri, ma solo nel caso in cui i genitori si decidessero a denunciare i fatti. Intanto, la cosa che più conta è che il bambino adesso è tornato a casa, con i suoi cari, e ha ripreso a sorridere. Episodi del genere non sono rari tra i bambini proprio dai due ai cinque anni e più. Spesso le palline di polistirolo, molto spesso usate per riempire i vuoti nei pacchi e difendere la merce durante il trasporto, vengono letteralmente aspirate attraverso il naso. A livello di pronto soccorso esiste persino una manovra, per la verità non tanto facile e usata, anche se molto efficace.

 

Si tratta di soffiare aria nella bocca del bambino, fino a quando, ad un certo punto, per un effetto travaso, l’aria non passa più dalla gola e finisce per uscire dal naso, espellendo così il polistirolo. Nei casi più gravi si arriva ad estrarre l’oggetto estraneo con un attrezzo da laboratorio medico simile a una forbice con le punte schiacciate e arrotondate.

 

Nel caso del bimbo di Calvi si è reso necessario il trasporto in ospedale e forse è stato meglio così, visto come è andata a finire: il bambino è tornato a casa per godersi i giorni di festa dell’Immacolata. Per la verità su quello che è successo occorrerà solo aspettare. Infatti, i genitori del piccolo vogliono vederci chiaro e non finiranno di indagare fino a quando non sarà definitivamente chiarito cosa è successo al bambino, come, quando e dove. E soprattutto, per colpa di chi.

 

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