Le Terme
Centrali di Cales, un grandioso complesso di età
repubblicana
Comune di Pignataro, 01 dicembre 2014
Angelo Martino
Come è noto, uno dei meriti più rilevanti
dell’impero romano è consistito nell’aver messo a disposizione di tutti,
patrizi e plebei, liberi e schiavi, una serie notevole di impianti termali con
fruizione gratis del servizio offerto oppure pagando una somma molto modesta.
Per quanto riguarda la Cales romana, due imponenti
complessi termali ci danno la testimonianza della vita civile e culturale di
quel tempo: le Terme settentrionale e le Terme centrali.
Non impropriamente parliamo di vita civile
e cultura in quanto l’uso delle terme non era circoscritto ai vari tipi di
bagni, ma esteso al gioco, all’esercizio fisico, alle annesse biblioteche, alle
conversazioni negli attigui giardini. Le Terme settentrionali erano situate in
prossimità del Foro, lungo il lato destro del Cardo Maximus,
scendendo dall’Arce. Trattasi di una costruzione del
II secolo d. C., edificata in opus latericium e parte
in reticulatum. Tuttavia le più note sono le Terme
Centrali, in quanto l’archeologo napoletano Werner Johannowsky e la sua équipe, tramite scavi sistematici e
mirati del 1960, ci forniscono notizie complete e dettagliate.
Riguardo, infatti, alle Terme centrali Johannowsky ci comunica che trattasi di edificio databile
intorno al 90-70 a. C. il quale è da considerarsi, dopo le terme di Mercurio e
Baia, e, accanto al nucleo delle terme Taurine presso Centumcellae,
il più grandioso complesso termale di età repubblicana finora conosciuto.
Scrive Johannowsky:
“Le terme centrali di Cales sono uno dei pochissimi
edifici relativamente ben conservati di epoca anteriore al II secolo a. C.” di
cui le terme pompeiane costituiscono “il confronto migliore” aggiungendo che “la
predominanza ancora assoluta della linea, sia pure accompagnata da una nota
coloristica di carattere ellenistico, in qualche figura, impedisce di scendere
con la datazione verso la metà del I secolo a.C. Anzi l’ottima qualità degli
stucchi dell’Apoditerio[…] sono in favore di una
datazione alta, verso il 90-70 a.C.”
Le Terme Centrali di Cales
erano articolate in una serie di ambienti, ornati in maniera ampia con
splendide statue, vasche, marmi pregiati e pannelli di stucco policromi a
rilievo incastrati alle pareti. Ogni ambiente aveva una sua funzione specifica
in maniera da permettere tutti i “passaggi” che costituivano la parte
attrattiva di tali impianti. Così all’ingresso vi era l’Apodyterium,
un salone rettangolare di circa 170 mq, adibito a spogliatoio. Passando
attraverso il Tepidarium, si accedeva al Calidarium, ove si facevano bagni caldi e di vapore e bagni
di sudore che erano considerati molto salutari. Dal Calidarium
si tornava nel Tepidarium, ove la temperatura era
tenuta costantemente tiepida. In tale luogo si era soliti sostare e chiacchierare
in maniera da ottenere un calo graduale ed ideale della temperatura. Dopo di
ciò, si poteva passare nel Frigidarium per un più o
meno lungo bagno in piscina con l’acqua fredda.
Bibliografia:
W. Johannowsky -
Relazione preliminare sull'Antica Cales - in
Bollettino d'arte 1961
Giuseppe Carcaiso
- Storia dell'Antica Cales - 1980
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