Non bastava la polemica politica, adesso è bagarre anche tra le associazioni calene

Caleno24ore, 01 dicembre 2014

A seguito della prima riunione delle associazioni di Calvi Risorta, Massimo Taffuri aveva diffuso una nota nella quale sosteneva che la Pro Loco Cales Novi si era rifiutata di collaborare con le altre realtà associative del paese. Pronta era arrivata la rettifica dei responsabili del gruppo tirato in ballo. Ecco che cosa avevano risposto all’avvocato caleno:

La pro loco cales novi ci tiene a fare chiarezza su alcune inesattezze riportate nel comunicato stampa a firma Massimo Taffuri, inerente la seconda riunione delle associazioni calene.

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Come realtá che da anni lavora sul territorio caleno sentiamo la necessità di scrivere alcune righe sulla nostra sensibilità sociale e sull’impegno profuso nel corso di tanti anni di attivismo. Premettiamo che è  palese e lampante alla comunità Calena che, la pro loco cales novi, da anni è impegnata in una campagna di sensibilizzazione su dinamiche sociali e culturali, e mai ha negato ad altre realtà associative la propria collaborazione su tali temi,da sempre molto sentiti per noi attivisti.

Nel sopracitato comunicato, invece, si allude alla nostra associazione come non interessata ad una collaborazione con le altre realtà associative, autoesclusasi dalla creazione di una struttura permanente che possa avere come fine la cementificazione di rapporti tra le associazioni calene. La realtà è ben diversa da quella raccontata nel comunicato, infatti noi di Cales Novi siamo stati invitati, attraverso una missiva, del assessore Enzo izzo, a partecipare insieme a tutte le associazioni di calvi ad una riunione la cui finalità è la creazione di una consulta e/o rete delle associazioni. Tale iniziativa è stata ben accolta all’interno della nostra realtà, infatti, abbiamo partecipato volentieri all’ assemblea, esprimendo le nostre idee in merito.

Molte sono state le riflessioni fatte dai vari rappresentanti delle associazioni, alcuni favorevoli alla consulta ed altri più predisposti ad una creazione di un “albo delle associazioni calene” (al momento calvi ne è sprovvista) e di uno “sportello delle associazioni”. Nell’ambito di tali spunti riflessivi si è posta la pro loco cales novi, la quale, insieme ad altre associazioni, ha fatto notare che la formazione di una consulta elettiva porterebbe ad avere più svantaggi che vantaggi. Infatti, a nostro modo di vedere, tale rappresentanza potrebbe inficiare quello che è il vero spirito dell’associazionismo, ovvero, la collaborazione dal basso e orizzontale, dove tutti i membri e attivisti sono uguali, senza un ordine gerarchico, il quale alla lunga potrebbe portare alla creazione di un “filtro” difficile da superare.

Quindi, respingiamo con forza le strumentalizzazioni fatte e rivendichiamo il nostro impegno a collaborare in una assemblea che veda la presenza di tutte le realtà e che escluda la creazione di organi di controllo superiori. A tal proposito sposiamo e sosteniamo in pieno la proposta della Piccola libreria 80mq (di cui non si fa menzione nel comunicato del presidente di Demetra), realtà territoriale attenta ad ogni tipo di collaborazione, la quale ha sviluppato e proposto in  questa seconda assemblea, un documento inerente la creazione di un albo e di uno sportello delle associazioni; proposta ben accolto da quasi tutte le associazioni presenti. Il tutto è finalizzato a far si che le assemblee associative divengano luoghi di confronto e riflessioni comuni, dove le problematiche trasversali a tutte le associazioni (es. Tari, tassa sull’affissione pubblica, creazione di una bacheca on line ecc) possano essere discusse e sottoposte all’attenzione dell’amministrazione, la quale ha il dovere di sostenere tali realtà, che da sempre sono motore inesauribile per la comunità calena.

Noi di cales novi ci saremo sempre a sostenere attività propositive per Calvi Risorta, il nostro è un impegno sociale che nn terminerà mai. Ci teniamo a dire e ribadire che tale comunicato non vuole sollevare polemiche nei confronti di nessuno,ma solo puntualizzare su alcuni aspetti.

Ecco la risposta di Massimo Taffuri, presidente dell’associazione Demetra e plenipotenziario dell’Amministrazione comunale:

Dopo aver letto con incredulità il comunicato di Cales Novi, invito tutti i cittadini che avranno occasione di parlare con i loro componenti, di farlo rigorosamente in presenza di un notaio, affinché certifichi le loro dichiarazioni, perché saranno pronti, per convenienza, questi di Cales Novi a negare tutto quanto riferito.

In un’aula consiliare zeppa di persone, il sig. Antonio Elia, dichiarò di non voler aderire al progetto, ideato dall’amministrazione Marrocco, finalizzato a facilitare il coordinamento delle associazioni.

In quella sede ed in quell’occasione Cales Novi si tirò fuori !!! e lo fece per motivi POLITICI, considerato che Elia pronunciò il suo discorso, precisando che era il frutto di una condivisa scelta dell’associazione, che, lo dimentichiamo, il presidente, Antimo Martino, zio diretto del candidato Lombardi Giovanni.

Ciò avvenne, contrariamente a tutte le altre associazioni presenti in quella serata, che diedero un parere positivo sul progetto, seppure proposero di attuarlo con modalità diverse.

Rispetto a quanto riferito, non posso che essere sereno e certo di non essere smentito, perché ad udire la dichiarazione di Antonio Elia c’era tanta gente che conosce come andarono le cose.

Abbiate almeno il pudore della coerenza : se piccole figure vi hanno incaricato di far fallire il significativo progetto dell’amministrazione Marrocco, vi invito a non ascoltarli e, soprattutto, non date modo a costoro di pubblicare articoli per vostro conto, perché finiranno ad attribuirvi parole che non sono state le vostre.

Riguardo, infine, all’invito ricevuto dall’amministrazione per farvi partecipare anche al prossimo incontro, vi rammento l’espressa volontà di Enzo Izzo, esternata in quella stessa serata, di continuare ad invitare tutte le associazioni, nessuna esclusa – ed io aggiungo, anche a quelle costituite da… smemorati !

Vi esorto a lasciare la politica fuori la porta, e iniziate a fare qualcosa per il paese, che non sia la preparazione delle elezioni regionali per Lombardi Giovanni, affinché Bonacci Antonello, referente della vostra associazione, possa perseguire il suo (schizzofrenico) progetto di diventare il primo Sindaco “di fatto” in Italia, in sostituzione del futuro onorevole.

Massimo Taffuri

 

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