L’assessore Romano su impianto biogas di Calvi Risorta
Report Campania, 30
novembre 2014
L’assessore regionale
all’Ambiente, Giovanni Romano, interviene in merito alla realizzazione
dell’impianto a biogas da realizzarsi nel Comune di Calvi Risorta.
“E’ opportuno – sottolinea
l’assessore Romano – fare chiarezza rispetto al procedimento amministrativo in
corso, visto che più volte vengono attribuite, dagli interessati e dagli organi
di stampa, eventuali responsabilità dell’Assessorato all’Ambiente circa
l’assenso dato alla realizzazione dell’impianto. E’ opportuno precisare che il
parere reso dagli uffici regionali è relativo alla Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA) il cui scopo, come prevede la normativa nazionale ed europea,
è di accertare preventivamente la compatibilità ambientale di progetti di opere
e/o di interventi pubblici e privati attraverso la valutazione degli effetti
diretti ed indiretti sulle matrici ambientali e stabilire le condizioni per la
realizzazione e l’esercizio delle opere e degli impianti indicando le misure
per la minimizzazione o eliminazione dei relativi impatti”.
“La VIA – prosegue Romano
– non è un atto di autorizzazione, ma solo una fase del procedimento attivato
da altri. Chiunque, entro 60 giorni dalla data di deposito della richiesta di
valutazione, può presentare osservazioni. Nel caso in esame, l’istanza di VIA
per il progetto “Impianto a biogas” è stata depositata dalla Società Iavazzi Ambiente S.C.A.R.L.
presso il competente ufficio VIA il 4 marzo di quest’anno”.
“A seguito della
pubblicazione dell’avvio del procedimento – aggiunge Romano – è pervenuta una
sola istanza contenente osservazioni da parte di un privato cittadino. Tali
osservazioni sono state tenute in debita considerazione dalla Commissione VIA
che ha esaminato il progetto, richiesto delucidazioni ed integrazioni su alcuni
aspetti e rilasciato il parere di competenza ambientale come atto dovuto per
legge”.
“Tale parere – conclude –
si inserisce, quindi, nel processo autorizzativo alla
realizzazione dell’impianto ed in particolare diviene parte della Conferenza
dei Servizi. E’ in questa sede che eventuali pareri contrari e motivati degli
altri Enti e delle altre autorità devono essere rappresentati per negare
l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto. Ricordo, infine, che la
Commissione VIA è composta da 14 componenti tra funzionari e dirigenti
regionali e dell’Arpac”.
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