80mq
e Archeocales, 28 novembre 2014
Luca Barbaro attivista di 80mq e Nicolina Migliozzi di Archeocales sono persone che, nell’arco della loro vita, si
sono sempre mostrate per essere fortemente improntate agli alti valori
dell’Associazionismo e della tutela del Bene comune senza trarre, da queste
attività, tornaconti personali di alcuna natura, mai!
E’ disdicevole che il presidente di una
neonata associazione che vorrebbe lavorare su Cales,
un bene che va chiaramente CONDIVISO
con attivisti, volontari, cittadinanza e istituzioni, si permetta di utilizzare
parole come “usurpatori”, fautori di “atti di prepotenza” nei confronti di
persone che da anni dedicano la loro vita a lavorare onestamente in
associazioni, impiegando il loro tempo, le loro competenze, insieme a tutti,
per svolgere attività finalizzate solo alla tutela del nostro patrimonio
ambientale, sociale e culturale.
La stima che ogni persona può guadagnarsi
nell’arco della vita deriva da ciò che si fa ogni giorno. La Piccola Libreria 80mq esprime,
per questo, piena stima e solidarietà nei confronti di Luca e Nicolina a causa di questo becero attacco, inutile ma assai
scorretto.
Noi di 80mq e della rete Archeocales, giovani e meno giovani, per il solo fatto di
voler rendere qualche servizio alla società civile non offerto da altri, di
voler dare, nel nostro piccolo, un segno tangibile di ciò che significa impegno
sociale, ci siamo incontrati, conosciuti e abbiamo avuto modo di collaborare
con altre persone motivate dagli stessi valori; mai abbiamo pensato né
dimostrato di voler “usurpare” questo territorio, le sue potenzialità, o le
genti che ci vivono. Siamo consapevoli che il nostro onesto operare lo dimostra
e che la stima guadagnata in tutto l’agrocaleno è il
viatico principale della correttezza delle azioni che ci caratterizzano!
E’ davvero meschino che un uomo che si dice
interessato all’associazionismo, alla valorizzazione dei beni comuni, si senta
in diritto di chiamare “usurpatori” persone che dimostrano con il loro agire
quotidiano di essere al servizio della collettività perché, da sempre,
impegnati in associazioni e lavori condivisi. Né Luca né Nicolina,
come tutti sapranno, hanno mai preteso visibilità alcuna, non hanno mai imposto
scelte, mai hanno agito senza aver prima consultato i gruppi cui prendono
parte! Ma di cosa stiamo parlando???
Come è possibile che un uomo che
vuole fare associazionismo utilizzi questi toni come se stesse parlando a dei
nemici, a dei disonesti, invece che chiedere semplici chiarimenti tra persone
civili?
E non è certo la prima volta! Come è possibile che tra associazioni che
dovrebbero collaborare (ma forse questo verbo è davvero sconosciuto a molti) ci
si rivolga in questo modo così profondamente scorretto sia per la forma che per
i contenuti, mandando, tra l’altro, una tale “notizia” a tutte le testate
locali? Come è solo pensabile scagliarsi così duramente contro persone per bene
quando si è condiviso tanto e ci si dice anche animanti da buoni propositi? Ma
dov’è l’etica della correttezza?
Ci chiediamo quali intenti spingano
questa persona ad incolparci di “atti di prepotenza” quando lo stesso ha
espresso chiaro diniego all’adesione di giovani ad un’associazione, giovani che
da un anno e mezzo hanno lavorato con passione e dedizione sul territorio. In quali contesti
associativi si è mai visto che si neghi a persone per bene di aderire ad una
realtà, avendo il solo obiettivo di continuare a valorizzare insieme i Beni
comuni? E’ Cosa gravissima! Siamo noi i censori? Siamo noi davvero quelli che
non vogliono collaborare? Siamo noi che vogliamo arrogarci il diritto di
lavorare per Cales come se avessimo avuto l’esclusiva
investitura sacra?
La Libreria è una realtà che han sempre
mostrato spirito collaborativo nei confronti di tutti, una realtà aperta alle
più disparate collaborazioni, lo testimonia la nostra storia, non certo le
becere parole offensive di chi, invece, crede di avere paternità ed esclusività
nel gestire le attività su un bene comune. La Libreria è realtà sempre propositiva e lo è
grazie ad ogni singola persona che ne fa parte, che mette il proprio impegno,
anche saltuario, che dedica tempo ed attività in nome delle associazioni e non
dei singoli!
La rete Archeocales
si è creata per collaborare ad un progetto, ha visto unirsi numerose realtà
associative (non personalistiche), ha portato a termine un progetto con ottimi
e tangibili risultati. La visita teatralizzata a Cales
con oltre 2000 visitatori è un esempio di lavoro collettivo, non c’è il nome di
un presidente o di un singolo, è stato semplicemente il regalo più grande
che potessimo fare, tutti assieme (attivisti e visitatori) al millenario parco
archeologico di Cales. La rete Archeocales
ha scelto (sulla base di decisioni condivise in assemblea, ovvio, ma a quanto
pare non scontato!) di far sì che la pagina facebook
“Cales” fosse gestita da più persone e più realtà con
lo scopo di migliorarne e moltiplicarne contenuti e fruibilità ed è solo grazie
a ciò che si è riusciti a passare dagli iniziali 100 utenti circa a quasi 1500.
Unico scopo è
stato rendere il parco archeologico più conosciuto e accendervi i riflettori
del pubblico, non certo per indicare nomi e cognomi di chi si è impegnato in
tutto questo lavoro.
E’ bene ricordare che la rete Archeocales è nata dal basso, grazie alla volontà di
coinvolgere chiunque volesse dare un proprio volontario contributo per
rivalutare le bellezze archeologiche del territorio. Si è partiti da un
progetto che, con ottimi risultati è giunto a conclusione, ma certo non si è
esaurita, per questo, la voglia dei volontari di attivarsi ancora per proporre
nuovi progetti e nuove attività, la
rete continua a vivere finché c’è la volontà di operare e continua ad essere
inclusiva verso chiunque abbia interesse a collaborare, chi si sente fuori dal
progetto di rete fa scelte personali, che nessuno sta qui a sindacare ma che
non danno certo la facoltà, a nessuno, di impedire alla rete di continuare ad
operare!
Forse più che “usurpatori” e fautori
di “atti di prepotenza” i nostri amici, Luca e Nicolina,
andrebbero solo ringraziati perché, nel silenzio, lavorano onestamente
e sempre in gruppo, insieme a tutti noi, sempre nella piena condivisione, dove
non si parla di cariche, ruoli, gerarchie e nomi ma semplicemente si è mossi
dalla passione per i temi e per le attività svolte al servizio della società
civile, che sono il centro della nostra attenzione.
Sarebbero ancora molte le cose da chiarire
al pubblico che ci segue, ma piuttosto che intavolare polemiche sterili sul
nome o sulla firma di qualcuno ci teniamo solo a ristabilire un po’ di verità;
speriamo che gli scambi tra le associazioni si innalzino in valore e tenore dei
contenuti senza più scadere in piccolezze, gelosie, autoritarismi vari che
fanno solo molto male. Riflettiamo un po’ tutti su cosa significano espressioni
come “usurpatori” e “atti di prepotenza”, ma davvero possono essere associate a
persone stimabili? Queste persone (e quindi anche noi) meritano di essere così
etichettate? Noi respingiamo fortemente questi toni perché combattiamo tutti i
giorni contro “usurpatori” dei nostri territori e “atti di prepotenza” pronti a
svilire le nostre terre. Solo a tali nemici possiamo riferirci in questo modo,
Luca e Nicolina agiscono insieme a noi contro
tutto ciò.
E’ bene lasciarci con toni positivi
e costruttivi e sinceramente, senza presunzione, crediamo che i veri e sani
valori associativi siano condividere temi e attività, lavorare per la
collettività e per i beni comuni, non certo per mostrare la forza, l’arroganza,
la presunzione di essere i migliori, né per dare visibilità a qualche singolo,
questo si chiama personalismo e noi lo combattiamo oggi e lo faremo domani,
proprio perché riteniamo sia l’antivalore per antonomasia che più che edificare
una società civile consapevole e collaborativa, la distrugge!
Le ragazze e i ragazzi di 80mq
La Rete Archeocales
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