CONSIDERAZIONI LECITE DELL’AVV. MASSIMO
TAFFURI SULLE OSSERVAZIONI DI ANTONELLO BONACCI
Massimo Taffuri, 16 novembre 2014
Lo sciacallaggio politico
in questi ultimi tempi va di moda e il grande stilista mi pare essere sempre
più il noto Antonello Bonacci.
Sul suo ultimo articolo, riguardo
alla TARI, va spesa una parolina (non come portavoce né plenipotenziario,
perché mai lo sono stato, e magari lo fossi), per non perdere l’occasione di
dimostrare ancora una volta chi è l’interlocutore Bonacci.
Preliminarmente faccio
rilevare quanto quell’articolo sia impregnato di autoesaltazione (come in ogni
altro a sua firma), secondo cui: lui “conosce”, lui “sa”, lui è il “più bravo”,
ma questo non fa rendere poco credibili le sue affermazioni.
Nel merito, Antonello
dimentica (ma lo fa solo per finzione politica), che l’odiosa tassa di cui
parliamo è stata ideata dai grandi cervelloni come lui, che vanno sotto il nome
di Matteo Renzi, Presidente del Consiglio e
rappresentante del PD, partito in cui il nostro compaesano milita da anni, anche
a livello provinciale, verso cui deve inginocchiarsi (rivolgendomi per questo
ai più informati).
Parlare di un “salasso” è
come se Marrocco avesse voluto intenzionalmente mettere mano nelle tasche dei cittadini con
prepotenza, ma purtroppo, come tutti i comuni d’Italia, grazie all’amico di
partito (Matteo Renzi), oggi, tutti gli
amministratori locali (come Marrocco), bestemmiano
contro il Governo nazionale, per averli esposti incolpevolmente alle invettive
della gente e, caso unico a Calvi Risorta, allo sciacallaggio politico.
La verità, però, cari cittadini, è tutt’altra; lo stesso Antonello in
consiglio comunale ha dovuto ammettere il grande sforzo che il comune ha sostenuto
nel mettere in pratica la tassa, riuscendo a praticare delle riduzioni,
certamente maggiori rispetto a tantissimi altri comuni, in primis i
commercianti.
Vanno, allora, fatte due
considerazioni: una, è quella che vede il “Maestro” Antonello, segretario
comunale di alcuni comuni (coinvolto, perciò, nelle determinazioni delle
imposizioni comunali, compreso la TARI), pare che non se la passi bene, visto
che, a sentire qualche cittadino di quelle parti, non mi pare che siano
contenti delle manovre di scelta finanziaria, pertanto è il meno adatto a
parlare in queste vicende; l’altra considerazione è che, VISTO QUANTO SIA
BRAVISSIMO ANTONELLO (così si definisce), CI
DOMANDIAMO PERCHÉ, DALL’ALTO DELLA SUA COMPETENZA, NON SUGGERISCE, PER IL BENE DELLA CITTADINANZA, QUALI
SAREBBERO “QUESTI SERI E VALIDI PROGETTI PER EVITARE QUESTO STATO DI COSE” ?
Non è che si tratta, caro
Antonello, di una tua solita bufala politica? Forse questa volta ha un fine più
pregnante, che è quello di voler raccattare consensi, perché sempre più
convinto che il ricorso al TAR lo abbia già vinto, dimenticando (O FACENDO FINTA
DI DIMENTICARE) che lo stesso ricorso è basato sulla
“porcata” fatta ai Presidenti di Seggio?
A proposito, Antonello
andava dicendo che la piscina comunale non sarebbe stata mai aperta? Giudicatelo
Voi cari elettori, e meditate se un visionario può attendere agli interessi di
noi tutti cittadini.
Massimo Taffuri
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