Estorsioni a Carinaro, Teverola e Calvi Risorta: arrestati 4 esponenti del gruppo Di Tella

Interno18, 04 novembre 2014

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Modalitā violente riscontrate nelle condotte criminali dei quattro camorristi finiti in manette

I carabinieri del reparto territoriale di Aversa hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa della misura cautelare, a seguito di indagini coordinate dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di quattro persone appartenenti al clan dei casalesi (gruppo Di Tella), per diversi episodi estorsivi ed illecita concorrenza aggravati dal metodo mafioso. Dei quattro provvedimenti due riguardano la misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti al momento detenuti presso una struttura carceraria a seguito di provedimento di fermo del 14 ottobre scorso, mentre nei confronti degli altri due indagati č stata eseguita la misura degli arresti domiciliari.

Gli arrestati: Sono finiti in carcere Antonio Barbato (nato a Caserta il 19.04.1976, detenuto) e Gennaro Guerra (nato a Grumo Nevano il 21.11.1973, detenuto). Arresti domiciliari per Cesario Ferriero (nato a Cesa il 30.08.1980) e Giovanni Mastroianni (nato ad Aversa il 26.01.1992).

Le indagini: Il provvedimento si inquadra in un'articolata attivitā di indagine iniziata da alcuni mesi che ha consentito di acquisire rilevanti fonti di prova in ordine ad una serie di estorsioni poste in essere nell'agro aversano nei comuni di Carinaro, Teverola e Calvi Risorta. Le investigazioni, condotte con metodologie tradizionali e tecniche hanno consentito di documentare i metodi violenti utilizzati dagli indagati e di interrompere le varie attivitā estorsive eseguite capillarmente dagli stessi a discapito di diversi imprenditori e commercianti, approfittando del muro di omertā che caratterizza le zone di influenza del clan dei casalesi. L'attivitā investigativa sviluppata dai carabinieri ha consentito di disvelare l'ascesa criminale e l'attuale pericolositā dei referenti del clan dei casalesi (gruppo Di Tella), in primo luogo di Antonio Barbato nell'ambito del comune di Carinaro ed in particolare le estorsioni sul territorio nei tre periodi usuali (Natale, Pasqua e Ferragosto).

 

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