La bufala dei pagliacci che rapiscono i bambini: E' diventata una psicosi in tutto l'Alto Casertano

 

Caiazzo Rinasce, 22 ottobre 2014

 

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I pagliacci che rapiscono i bambini con un furgone bianco è la bufala virale che sta attanagliando diverse aree. Nel Sannio è conclamata e sono diverse le chiamate alla Polizia. Ma anche nell'Alto Casertano, da Piedimonte Matese a Piana di Monte Verna, passando per il versante matesino sono diverse le varianti.

 

Pagliacci, rapitori di bambini ovunque. Peccato che nessuno abbia ancora pensato di aprire una pagina Facebook accostando il binomio "Pagliacci e Bufale". Purtroppo però, i pagliacci che nell'Alto Casertano, sembrano sbucare in ogni angolo, sono la dimostrazione di come i social, e un bel po’ di creduloneria, possano generare mostri, magari presi a prestito da Stephen King. Anche qui nell'Alto Casertano, ma pian piano la notizia si sta propagando anche nell'intera provincia e soprattutto quelle limitrofe, vedi Benevento, le segnalazioni arrivano ovunque: un furgone bianco, senza targa, due pagliacci a bordo, talvolta polacchi, talvolta rumeni, talvolta lapponi e parenti diBabbo Natale, che tentano di rapire quel bambino (che poi diventa quell’altro, e poi quell’altro ancora), peraltro senza mai riuscirvi.

 

Qualche volta il rapimento è a fini di soldi, qualche altra per il traffico d’organi… magari in qualche altra versione i pagliacci saranno stati pure alieni, chissà. Ovviamente sono tutti gli ingredienti di una bufala con i fiocchi, e facilmente identificabile. Peraltro è stato già segnalata l’infondatezza di questa storia, che ormai circola da qualche settimana tra i vari centri dell'Alto Casertano e del Sannio, raccontando della paura delle mamme, e dell’infondatezza della storia… ma si sa, la paura atavica dell’altro da una parte, il cuore di mamma che “non è vero ma non si sa mai” dall’altro, e un po’ di dabbenaggine che non può mancare, e il terrore è servito.

 

Terrore che, a ben vedere, è lo stesso che dovrebbe provocare la rivisitazione napoletana del film cult "It", con “il pagliaccio dentro la saittella che vuole vendere la varchetella”, una comica… come dovrebbe essere, come non è stato. Nell'Alto Casertano più o meno si è parlato di una decina di avvistamenti, il furgone assume via via caratteristiche diverse, su ogni luogo è arrivata la polizia per controllare, i pagliacci sono sfuggiti al linciaggio, così come il bambino è sfuggito ai sedicenti rapitori clown. Ovviamente è tutto palesemente falso, i contorni, i dettagli, e l’assoluta intercambiabilità degli attori (un furgone, un bambino sconosciuto, ma conosciuto dall’amico dell’amico) sono quelli delle più vecchie bufale.

 

Basterebbe farsi un giro su Attivissimo, il sito antibufale di Paolo Attivissimo, se proprio si vogliono avere delle fonti certe per avere conferma: la storia è molto simile a quella del bambino che in un supermercato, in un negozio o in un luogo affollato, viene preso da una zingara in un momento di distrazione della mamma, portato in una sgabuzzino dove gli verranno rasati i capelli e poi rapito, non fosse per l’intervento talvolta di un commesso, talvolta di una guardia giurata, talvolta della mamma stessa, c’è chi giura sia successo! Una bufala colossale, rafforzata da un luogo comune, smentita da un dato facilmente controllabile: non esiste un solo caso in Italia di rom condannato per sottrazione di minore.

 

Tant’è: su facebook si moltiplicano le segnalazioni, il tam tam parte persino tra le mamme, via sms, e via whatsApp: «Attenzione, tentano di rapire i nostri ragazzi.Tenete gli occhi aperti». Addirittura c’è chi giura di un coprifuoco per bambini e ragazzi, imposto dalla polizia: «Il bambino non si è fatto prendere, ma proprio per questo motivo la polizia sta invitando i ragazzini che giocano in strada ad andare a casa».

 

Una volta tanto che hanno un ottobre con temperature così miti, invece di giocare a pallone i bambini devono pure andare a casa: motivo? L’indigestione di bufala, fatta dai più grandi!

 

 

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