Scoperto telegrafo di Chappe a
Calvi Risorta
RoadTv Italia,
08 ottobre 2014
Scoperta una torre borbonica a Calvi
Risorta. Era una delle torri di vedetta del telegrafo visivo di Chappe.
In seguito al ritrovamento di uno
studioso non professionista in
una biblioteca di Cremona di una cartina d’epoca pluricromatica
(una rarità per tutto l’Ottocento europeo) indicante le linee telegrafiche
duosiciliane, e alla condivisione sui social della stessa, si è effettuata una importante scoperta per gli
storici del Mezzogiorno e per tutti gli appassionati.
Un’associazione di Calvi Risorta,
cittadina in provincia di Caserta, l’Archeoclub
di Cales, in base ad analisi di settore del suo presidente Mesolella e di altri
a suo seguito, ha scoperto che le rovine poste su di una stretta cavità del
monte Visciano, in direzione Castello
di Calvi – Teano – Gaeta, non sono sopravvivenze di
fortificazioni militari di epoca precedente alla romanità ma un telegrafo
visivo (detto di Chappe) di epoca borbonica, e precisamente databile al 1793.
Quest’ultimo era il borbonico edificio telegrafico di
Chappe, il quale a sua volta era solo una parte della catena di
vedette costiere del telegrafo visivo che da Terracina a Gaeta, passando per
Sessa, Mondragone, Teano, Capua, Caserta, Napoli, Palermo, in tempo reale
permetteva la comunicazione di messaggi in tutto il Regno delle Due Sicilie.
Il sistema di
vedette
con binocoli e bracci meccanici a tre pale hanno tenuto informato il Regno
delle Due Sicilie con un determinato
codice di lettere alfabetiche fino all’invasione sabauda. Il
telegrafo visivo dell’abate francese Chappe era però solo un sistema parallelo
e precedente al sistema più sofisticato e moderno di Telegrafi ottici di Depillon.
Il Regno delle Due Sicilie era in ultima
istanza all’avanguardia nelle tecnologie per le comunicazioni e, per fare
semplicemente un esempio, nella sola Sicilia
erano stati eretti più di 100
stazioni telegrafiche elettriche, i quali con il codice dei punti e delle linee rosse
tenevano in collegamento le città principali dell’isola. La Sicilia era inoltre collegata
elettricamente al continente grazie ai cavi telegrafici sottomarini, (tecnologia
di cui il Regno deteneva i brevetti) che attraversando il Canale di Sicilia raggiungevano,
tramite Marsala e Pozzallo, l’isola
di Malta. Un altra cavo elettrico sottomarino collegava Otranto con Valona e Costantinopoli in Turchia.
Visita www.CalviRisorta.com