L’avvocato Taffuri risponde all’Illuminato Bonacci

 

Massimo Taffuri, 21 settembre 2014

 

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Ancora una volta registro l’unica politica che Antonello Bonacci sa fare: quella di accreditarsi dei meriti che assolutamente non ha.

 

Mi riferisco alla questione del canone di depurazione, problema portato avanti solo da Cipro Nicola e Giovanni Marrocco, quando, con caparbietà, scoprirono l’errore dell’Amministrazione Caparco, per questo invitando la cittadinanza interessata a presentare le richieste di rimborso. Oggi lo stesso Cipro e Marrocco, con spirito di coerenza, stanno dando seguito al responsabile e legittimo rimborso, senza che Antonello abbia in merito nella vicenda, che, anzi, da consigliere di opposizione, preferì “dormire” all’epoca, anziché trascorrere le lunghe giornate sul Comune per scoprire l’ingiusto pagamento di quei cittadini.

 

Non rimane che fare un grosso applauso ad Antonello per questa grande fatica fatta, lui che sa illudere il popolo con comode scorciatoie, cavalcando meriti che non sono suoi. Come si può, allora, ritenere credibile un personaggio che ha pensato a festeggiare fino al giorno prima dell’elezione, anziché studiare (come Marrocco), il modo per rinunciare da subito alle indennità; come si può ritenerlo affidabile se inganna (con maestria) i cittadini; e infine, come lo si può ritenere degno di fiducia se non ha mai dato la disponibilità a rinunciare alle indennità come, da subito, hanno fatto gli attuali amministratori.

 

Ad oggi, la lista Lombardi (Antonello in testa) ha prodotto un solo atto: il ricorso al TAR, pieno di infamanti colpe imputate ai Segretari di Seggio, costruite, tra l’altro, su false circostanze. E proprio a quest’ultimo proposito, invito “l’Illuminato” Antonello a far conoscere i profili penali che possono implicare quelle false dichiarazioni o attestazioni offerte come prova alla Magistratura, affinché si pronunci sulla scorta di detti elementi, che per quanto mi consta, molti intendono incamminarsi su questa strada perché non solo intendono reintegrare l’immagine e il decorso dei Presidenti di Seggio, ma, soprattutto, vogliosi di scrollarsi da dosso quell’umiliante (e ingiusta) associazione con quelle località identificabili con l’evento cinematografico Gomorra.

 

Alla fine del quinquennio, quando questa amministrazione dimostrerà che con l’onestà si ottiene molto, nonostante l’eredita della gravissima situazione di bilancio, Sua Eccellenza Antonello avrà fatto un’ennesima grande figuraccia, sperando (almeno in questa occasione) in una sua umile presa d’atto. 

 

Massimo Taffuri

 

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