LE CHIESE DI CALVI RISORTA

Redazione Calvi, 21 settembre 2014

Peppino De Lucia

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Chiesa di San Casto nella Cattedrale a Calvi Vecchia di Calvi Risorta

Tipologia e qualificazione

basilica parrocchiale

Denominazione

Chiesa di San Casto nella Cattedrale

Altre denominazioni

Chiesa di S. Casto nella Cattedrale

Notizie storiche

XI  (costruzione intero bene)


La Cattedrale Romanica di Calvi Risorta è il monumento più rappresentativo del paese, conosciuto dagli studiosi d’arte ed architettura. La sua costruzione risale all'XI secolo.

Descrizione

La Cattedrale di Calvi, attualmente definita "Monumento Nazionale" fu nominata "Cattedra episcopale" e da molti critici d'arte considerata, insieme all'ambone, una delle più rare e significative testimonianze della cultura romanica in Campania. Le piccole volte a crociera sono sostenute da una nutrita serie di antiche colonne, alcune di marmo, altre di granito, asportate dagli edifici in rovina della circostante area archeologica calena. Come la maggior parte delle basiliche e cattedrali, è orientata ad est, dove sorge il sole, simbolo del Cristo Risorto. La facciata rivolta a ponente è monocuspidale, con la navata centrale a doppio spiovente e le due laterali a spiovente unico. Attraverso i secoli ha subito vari rifacimenti.

 

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Chiesa di San Nicandro a Petrulo di Calvi Risorta (CE)

Tipologia e qualificazione

  Chiesa parrocchiale

Denominazione

  Chiesa di San Nicandro  

Altre denominazioni

  Chiesa della Beata Vergine Assunta in Cielo - S. Nicandro

Descrizione

Attualmente la chiesa, di circa 600 metri quadri, è a tre navate longitudinali divise da arcate a tutto sesto si colonne dal fusto liscio e capitelli dorici. Il soffitto piano è decorato da una partitura a lacunari geometrici.

Notizie storiche

1588 - 1588 (progettazione intero bene)

Con molta probabilità il culto di San Nicandro (a cui era originariamente dedicata la chiesa della Beata Vergine Assunta in Cielo) ebbe inizio intorno all'anno Mille e fu introdotto dai monaci basiliani chiamati, da qualche barone, come era uso all'epoca. La data d'inizio del culto la leggiamo su una pittura, del Santo sull'arcata della porta centrale della cosiddetta "Chiesa Vecchia": la data è 1106. Con le invasioni barbariche, intorno all'anno Mille, nel territorio di Calvi si crearono tre insediamenti distinti da parte di profughi che, a causa delle scorrerie dei pirati saraceni lungo le coste del Tirreno, furono costretti a rifugiarsi nell'entroterra: Martiri di Visciano, Via delle Vigne a Zuni e Via Zitiello a Petrulo. Questi nuovi insediamenti ebbero un unico luogo di culto nella chiesa di San Nicandro (la Chiesa Vecchia) fino al 1500. Nel 1588 a Petrulo fu costruita una propria chiesa dedicata al Santo, a navata unica.

1876 - 1876 (riedificazione intero bene)

La chiesa, originariamente dedicata a San Nicandro, fu riedificata a cura del petrulese Mons. Izzo Antonio, vescovo di Isernia - Venafro, nel 1876 e dedicata alla Vergine Maria Assunta in Cielo.

1924 - 1925 (ampliamento intero bene)

Il parroco don Gaetano Izzo, nel 1924, ne propone l'ampliamento in quanto la struttura risultava angusta per i fedeli. Il 28 settembre dello stesso anno il vescovo diocesano Mons. Agostino Migliore benedisse la prima pietra e nel settembre del 1925 furono completati i lavori. Purtroppo, smontata l'impalcatura dalle pareti, la chiesa crollò verso le ore 15, perché le arcate erano state poggiate su pietra tufa frolla. Il 14 settembre dello stesso anno, verso le 17, cadde anche la navata maggiore.

1927 - 1929 (riedificazione intero bene)

Il 28 aprile 1927 iniziarono i lavori di ricostruzione. Nuovamente crollata, la chiesa fu riedificata ed ampliata a tre navate nel 1929.

1989 - 1990 (consolidamento intero bene)

Negli anni 1989/90 sotto il sacerdote Vittorio Monaco, furono eseguiti lavori di consolidamento statico ed adeguamento antisismico (Legge 14/05/1981 n. 219). Negli anni successivi, lavori di manutenzione straordinaria sono stati ultimati con il contributo di fedeli e volontari.

Descrizione

Attualmente la chiesa, di circa 600 metri quadri, è a tre navate longitudinali divise da arcate a tutto sesto si colonne dal fusto liscio e capitelli dorici. Il soffitto piano è decorato da una partitura a lacunari geometrici.

Facciata

Facciata in bugnato graffito, animato da lesene con capitelli dorici al primo ordine e ionici al secondo.

Coperture

Le capriate a vista delle navate sono state sostituite con solai piani (con sovrastante copertura inclinata in legno e manto di coppi) a seguito degli eventi simici del 1980

Altare

Sul fondo della navata laterale destra, troviamo l'altare dell'Addolorata: presenta due elementi decorativi a volute alle estremità. La restante connettitura è composta di marmi policromi disposti secondo un gusto geometrico. Al posto del paliotto c'è una nicchia in cui si conserva una teca con Cristo morto. Al di sopra dell'altare, in una nicchia appositamente costruita, c'è la statua della Madonna Addolorata.

In fondo alla navata laterale sinistra è collocato l'altare di San Nicandro, composto di due amorini dipinti al di sopra di due volute poste alle estremità. Al di sopra dell'altare è custodita la statua dedicataria del Santo.

In fondo all'abside è collocato un altare composta da una balaustra continua (originariamente ubicata più avanti nella navata centrale nel punto in cui questa viene generalmente divisa dal presbiterio ed era chiusa da un cancelletto di ferro battuto decorato. Nle posto attuale è stata collocata nel 1969), intervallata soltanto da quattro lastroni marmorei nonché di una struttura sovrastante di colonnine doriche e di varie volute inquadranti il ciborio, con decorazione a bassorilievo.

fonte battesimale

Al di sotto dei gradini dell'altare c'è il fonte battesimale in marmo, composto di una colonna e una vasca coperta.

Pulpito

Nella navata centrale, a destra, attaccato al presbiterio c'è il pulpito, che nelle facce visibili presenta una decorazione di puro disegno ad imitazione delle foglie di acanto.

Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970 circa)

L'altare maggiore, posto al centro del presbitero si compone di una dossale con decorazione cruciforme, nonché di due peducci che reggono la mensa; in basso due decorazioni floreali.

ambone - aggiunta arredo (1970 circa)

Ambone in marmo.

fonte battesimale - aggiunta arredo (1970 circa)

Battistero in marmo composto di una colonnina e una vasca.

 

    

 

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Chiesa di San Silvestro Papa a Visciano di Calvi Risorta

Tipologia e qualificazione

   Chiesa parrocchiale

Denominazione

   Chiesa di San Silvestro Papa

Altre denominazioni

   S. Silvestro Papa

Ambito culturale (ruolo)

          barocco (costruzione)

Notizie storiche

XVIII - XVIII (restauro intero bene)

Rinnovamento interno.

2008 - 2008 (restauro facciata)

Il restauro della facciata ha riportato la stessa alla sua originaria semplicità.

2012 - 2013 (restauro e consolidamento intero bene)

Restauro cappella sul sagrato; rinforzo delle pareti portanti perimetrali e sarcitura delle lesioni; ristrutturazione copertura; deumidificazione e rifacimento intonaci; rifacimento pavimentazione; restauro campanile e tinteggiature.

Descrizione

Le origini della chiesa si fanno risalire al 600 quando l'incremento demografico dovuto alla popolazione Calena determinò lo sviluppo commerciale e artigianale della zona. La chiesa è costruita con muratura a conci di tufo grigio locale lavorati a mano e disposti a sacco; si presenta a pianta rettangolare con tre navate: quelle laterali con copertura a volte a crociera; quella centrale con volta a botte e sovrastante copertura a doppia falda con impermeabilizzazione in laterizio su struttura mista acciaio/legno. Le numerose trasformazioni dell'impianto originario sono state opera dei parroci succedutisi e, da ultimo, a causa dei danni determinati dagli eventi bellici dell'ultimo conflitto mondiale.

 

Preesistenze

In facciata è possibile leggere parte di un portale in pietra, realizzato con materiale di spoglio nonchè una lapide commemorativa della prima chiesa datata 1656.

Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2005)

Crocifisso

Navata laterale - aggiunta arredo (1980)

Crocifisso ligneo di artigiano trentino

 

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Chiesa di San Nicola in Zuni di Calvi Risorta

Tipologia

   Chiesa

Qualificazione

   parrocchiale

Indirizzo

   Piazza Umberto

Comune

   Calvi Risorta

Frazione

   Zuni

 

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Chiesa della Piccola Lourdes a Visciano di Calvi Risorta

Tipologia e qualificazione

   Chiesa sussidiaria

Denominazione

   Chiesa della Piccola Lourdes  

Notizie storiche

1992  (inizio lavori intero bene)


I primi lavori per la costruzione del santuario cominciarono nel febbraio del 1992 su iniziativa dell'ex parroco di Visciano Padre Bartolomeo, dell'ordine dei passionisti, e all’estro di artigiani del posto e collaboratori volontari. Il sito era proprietà di Benito Capezzuto che lo coltivava finché, nel febbraio 1992, decise di metterci la statua della Madonna di Lourdes che aveva a casa, in un’edicola. Il posto era frequentato da gente locale fino a quando il Padre passionista pensò di far crescere quel nucleo di preghiera. Il Capezzuto mise a disposizione il terreno, unitamente a Luigi Caruso e, a distanza di tanti anni, quel piccolo luogo di ritrovo per la recita del rosario è diventato il santuario della Piccola Lourdes di Visciano la cui struttura, che ricorda le chiese del Tirolo, emergendo, imponente, dalla collina che sovrasta l’intero paese, rappresenta per tutti gli abitanti del circondario un sicuro riferimento di fede e di devozione mariana.

Descrizione

Originariamente costituito da due piccole cappelle, dal febbraio del 1992 il piccolo santuario è cresciuto ed è diventato meta di pellegrinaggi. Accanto alle cappelle è sorto il Tempio della Croce. La chiesetta è a navata unica e si caratterizza per il suo aspetto che ricorda le costruzioni tirolesi, con le falde del tetto assai spiovente. La facciata è a mattoncini in laterizio a faccia vista, così come anche il campanile con l'orologio. L'interno è a navata unica con copertura a botte. Lungo il viale che porta alla collina invece, vi sono la "Via Crucis", i "Misteri del Rosario" e l’"Orto degli Ulivi" dove, tutti gli anni, decine di figuranti rappresentano la Passione di Cristo. Sulla cima della collina c'é il "Calvario" da dove si elevano tre grandi Croci.

 

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Seminario Vescovile  a Calvi Vecchia di Calvi Risorta

Tipologia e qualificazione

seminario vescovile

Denominazione

Seminario Vescovile

Notizie storiche

1722  (proprietà intero bene)

L’edificio sorge su una vecchia fabbrica quattrocentesca che la Diocesi ha acquistato nel 1722.

Descrizione

II seminario si colloca tra il lato orientale della SS. 6 Casilina e la strada di accesso alla Cattedrale Romanica. L'edificio in tufo, di forma rettangolare, a corte, sorge su una vecchia fabbrica quattrocentesca che la Diocesi ha acquistato nel 1722 dai coniugi Tabasso Nicola e Agnese Frappiero di Capua. L'edificio, costruito su ordine del vescovo Mons. Positano, viene inaugurato nel 1727 da Papa Benedetto XIII al suo ritorno dal viaggio che da Benevento lo riporta a Roma. Il complesso subisce ampliamenti e restauri fino al suo abbandono a causa dell'insalubrità dell'aria, con il trasferimento dei seminaristi nella nuova struttura del Seminario che sorge nella frazione di Zuni, all'interno del nuovo centro urbano. L'edificio è caratterizzato da una struttura a pianta rettangolare e si sviluppa su due livelli con ambienti prospicienti un cortile centrale. Il Monumento allo stato attuale conserva i segni degli interventi succedutisi nel corso del tempo. La struttura a partire dai primi decenni del 1900, dimora del sorvegliante all'area archeologica Perrotta Pellegrino, diventa anche Antiquarìum dei reperti provenienti dal sito di Cales. Nel corso della Seconda Guerra mondiale l'edificio viene requisito dalle Forze Alleate. Negli anni intorno al 1960 i materiali archeologici vengono trasferiti presso i depositi del Museo Nazionale di Napoli.

 

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