“CALES, UN’OCCASIONE ARTISTICA INTERNAZIONALE INSIEME A MURO BIANCO (WHITE WALL)”

Ermanno Di Sandro, 20 luglio 2014

Evento straordinario a Calvi Risorta, organizzato dall'Associazione Calvi Insieme in collaborazione con la delegata alla cultura, Franca Taffuri. Una duplice manifestazione: la mostra d'arte contemporanea e la presentazione del libro "Bella Addormentata", il tutto nello scenario suggestivo del convento dei Padri Passionisti, Venerdì 25 luglio, dalle  20.00 alle 24.00 (sabato 26 e domenica 27, dalle 19.00 alle 23.00).

 Calvi Risorta: “Cales, un’occasione artistica internazionale insieme a Muro Bianco (White Wall)”

Breve nota introduttiva sul movimento Muro Bianco (White Wall) – Gruppo d’Azione Culturale

      Per la prima volta in assoluto, nonostante la calura estiva e gli impegni in altre esposizioni, Calvi Risorta ospita le opere di alcuni validi esponenti, estimatori e simpatizzanti del nuovo movimento artistico-letterario denominato Muro Bianco (White Wall) – Gruppo d’Azione Culturale, la cui teorizzazione è dello scrittore nonché critico d’arte Ermanno Di Sandro, e la cui denominazione è di Silvana Virgilio, professoressa ed esperta d’arte. Sarà il Convento dei Padri Passionisti a ospitare l’evento, e che si apre a manifestazioni esterne dopo oltre un decennio. Questa volta, grazie alla docente nonché solerte assessore alla cultura di Calvi Risorta Franca Taffuri, che, in collaborazione con l’Associazione Calvi Insieme, ha organizzato nei dettagli l’importante manifestazione, il convento e la città tutta si aprono ad artisti e intellettuali di chiara fama nazionale ed internazionale.

     Trattasi di pittori, scultori ed intellettuali del calibro di Anna Maria Zoppi, lo scultore Carmine Sibona, Antonio Apicelli, Cristina Flaviano, Antonio Diana, il fotografo digitale Benito Vertullo, del già conosciuto scultore di GeoArte Gennaro Di Giovannantonio (in arte Formica), il maestro internazionale Aniello Saravo, ed ancora Giovanni Pirozzi, Vincenzo Gallo, Carmela Cafaro ed altri artisti. Inoltre partecipano con le loro opere letterarie, prima volta in assoluto dalle nostre parti, i poeti quasi al completo del Gruppo Artistico “Caffè Letterario”: Peppe Sadal, Salvatore Lagravanese, Piccolo Papa Patrizio, Luigi Ventriglia. E’ bene però precisare che al neonato movimento hanno già aderito (ed alcuni anche in quanto semplici simpatizzanti) in pochissimi mesi dalla sua nascita oltre 60 intellettuali ed artisti nazionali ed internazionali.

    Durante la stessa serata sarà inoltre presentato nel grande cortile del convento il libro di maggior successo di Ermanno Di Sandro, “Bella Addormentata (Andrea Doria 1956)”, con la proiezione del suggestivo ed apprezzato video - cortometraggio d’autore del talentuoso regista del DAMS di Roma, Gianluca Conca, giovane promessa del Movimento, che ha recentemente collaborato anche con l’Università LUISS di Roma. Sarà proprio la Prof.ssa Silvana Virgilio di Muro Bianco, ed anche questa è una novità in una manifestazione del genere, a presentare ed intervistare autore e libro.

     Dalla lettura dell’interessante Manifesto del movimento, elaborato dallo stesso Di Sandro e che consta di 22 punti (intenzionalmente il doppio di quelli del Manifesto Futurista di Filippo Tommaso Marinetti) è possibile estrapolare le argomentazioni che seguono, alquanto innovative quanto inusuali. Il movimento infatti, nato appena sette mesi fa e che si sta affermando rapidamente come la grande, geniale novità sullo scenario artistico nazionale ed anche internazionale, intende affermare il ritorno ai valori del sentimentalismo, recuperando quelli della tradizione, della letteratura, del patrimonio culturale italiano, del desiderio di restauro di monumenti, siti, del patrimonio d’arte ed architettonico, dell’urbanistica indistintamente di tutti i centri abitati d’Italia che, per loro conformazione, includono in sé aspetti legati sempre alla storia ed alle tradizioni locali, all’evoluzione sociale.

    Soprattutto il neonato movimento intende affermare non senza ambizioni le capacità intellettuali, grafico-espressive, pittoriche, scultoree, letterarie, poetiche, dell’arte fotografica, cinematografica, figurativa, musicale e del fare architettura di artisti di talento – giovani e meno giovani – che fino ad oggi la cultura cosiddetta ufficiale e di casta ha emarginato dai propri inaccessibili circuiti. Ma vuole farlo assegnando la massima libertà espressiva ai suoi aderenti, facendo prevalere finalmente emozioni, sentimenti, impressioni, espressività unitamente all’utilizzo di tecniche già consolidate o inesplorate, innovative, virtuali, digitali, anche con riferimento al campo letterario.

     L’idea innovativa di Ermanno Di Sandro è stata quella di voler rompere gli schemi del mercato dell’arte così com’è oggi, imbrigliato da logiche mercantili che ne limitano la libera espressività e creatività, tantoché al movimento partecipano indistintamente artisti, intellettuali, scrittori, poeti, attori, critici, storici dell’arte, galleristi, musicologi: le loro produzioni devono intendersi espressioni sublimi del creativo pensiero umano, e si esprimono nella letteratura e nella poesia, nella pittura e nella scultura, nelle arti figurative, nella fotografia, cinematografia, nell’arte musicale ed in architettura, in quanto voci dello spirito e megafoni dell’interiorità ed evoluzione temporale di ciascun componente, nonché espressioni della cultura, dei sentimenti, della tecnica e del pensiero di ognuno.

     Muro Bianco esprime un nuovo concetto di bellezza teorica ed irreale che contrasta con il grigiore della quotidianità della vita e dell’ambiente stratificato urbano ed appartenente al paesaggio rurale in cui si vive, inquinati ed abbrutiti dall’incuria, disattenzione ed insensibilità dell’essere umano. Per il Di Sandro l’arte è infatti intesa come fonte ispiratrice e rigeneratrice del benessere psicologico dell’uomo e dei popoli, e Muro Bianco ha come compito non certo facile ma stimolante quello di rilanciare le arti in un periodo di forte difficoltà e criticità della nazione, segnando l’inizio di una riscossa e rinascita che parte dall’elaborazione e rielaborazione della cultura in genere, delle arti visive, letterarie e della poesia, infine della musica, grazie a ciò che il Di Sandro definisce come atti culturali, ovvero gesti letterari ed artistici dei suoi componenti. Trattasi di azioni dinamico-riflessive di grande impatto iconico o musicale.

     Muro Bianco significa libera espressività di ogni artista e scrittore appartenente al movimento, senza timori riverenziali nei confronti degli artisti e scrittori già affermati e quotati a livello internazionale, spesso immeritatamente e per logiche puramente mercantili. Il movimento nasce in una delle aree più degradate e martoriate d’Italia, la provincia casertana nel suo complesso, ed esprime la sua audacia nella granitica convinzione dei suoi componenti di voler fare ripartire l’Italia parlando di arti, di cultura e di riflessiva espressione artistico-letteraria. Ed è qui che entrano in gioco gli artisti presenti a Calvi Risorta, guidati dall’abile regia di Ermanno Di Sandro e di Silvana Virgilio.

     La forza del movimento sta dunque anche nelle differenze lessicali ed interpretative delle arti espresse liberamente come nel caso di questi tre artisti diversissimi tra di loro, quindi senza vincoli e dando vigore alla piena e creativa espressività dei suoi aderenti, anche se molto diversa nel linguaggio finale.

     Grazie a ciò ogni opera d’arte o letteraria, ogni verso letterario o poetico rappresenta un atto artistico grandioso nella sua unicità creativa, da tutelare in quanto tale e da tramandare alle future generazioni come punto di partenza, migliorandole. Infine per Ermanno Di Sandro e tutti gli artisti del Movimento ogni atto artistico concepito, meditato, elaborato, studiato, perfezionato rappresenta un capolavoro nella sua unicità e perfezione, in cui convivono talento, studio, creatività, tecnica, fare artistico, intelletto, emozione e sentimento. Nulla è eterno al mondo: non lo sono neppure i monumenti meglio costruiti. Sono eterni invece gli atti ed i gesti artistici, il fare poesia, musica o scrivere un libro, grazie alla loro digitalizzazione che permette di tramandarli ad un lontano futuro.

    Muro Bianco ricorda ai propri aderenti che la storia dell’umanità ci insegna senza alcun timore di essere smentiti che i grandi successi si costruiscono pensando con spirito creativo e non procedendo a rimorchio di idee e processi ormai superati e perdenti. Insegna inoltre che ognuno di noi deve svegliare il gigante che esiste in noi. Nel profondo dell’animo umano albergano sopiti poteri, che ognuno di noi non ha mai sognato di possedere, forze che rivoluzionerebbero la nostra vita, se solo destate e messe in azione. Questo è lo spirito che guida il movimento. Se non si guarda in grande, in avanti o non si osa sognare, il che è legittimo, l’essere umano rimane per sempre confinato nella mediocrità del piccolo.

     Per gli esponenti del Movimento esiste certamente la quinta dimensione, dopo quelle spazio-temporali: è quella dell’intangibilità dell’emotività e dell’impalpabile, quella dell’emozione e sensibilità che ci porta a spasso nel tempo, al di là dell’arroganza scientifica, illuministica ed ateistica per la quale non esiste l’indimostrabile. Guardare per credere…

Ermanno Di Sandro,

teorico del Movimento Muro Bianco (White Wall) – Gruppo d’Azione Culturale,

20 luglio 2014, domenica.

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