Biomasse:
assise pubblica per dire no alla centrale e il Comitato dell’Agro Caleno
contesta assessore provinciale
Emilio Di
Cioccio
Ancora una
giornata di mobilitazione per il Comitato dell’Agro Caleno: per ribadire la
propria contrarietà alla realizzazione della centrale a biomasse nell’area ex
Pozzi, in quel di Calvi Risorta. Complice la convocazione di un consiglio
comunale aperto, nel corso del quale l’amministrazione Marrocco ha dato un
forte segnale di discontinuità rispetto alla precedente, targata Caparco, il
Comitato dell’Agro Caleno è intervenuto ai lavori, per dare il proprio
contributo.
Un consiglio
comunale aperto che era stato richiesto da associazioni ambientaliste e comitati
civici più di un anno fa e che è stato convocato solo all’indomani
dell’insediamento della nuova amministrazione che si è detta pronta a mettere
in campo ogni iniziativa utile per scongiurare l’ennesimo scempio ambientale e
tutelare la salute delle comunità interessate. Alla seduta di consiglio, non
hanno voluto mancare anche i sindaci dei comuni del circondario, come Pignataro
Maggiore, Sparanise, Camigliano, Giano Vetusto e Francolise.
“Insomma, – si
legge in una nota del Comitato dell’Agro Caleno - un fronte ampissimo di
opposizione che ha trovato un’occasione utile per discutere delle iniziative da
mettere in cantiere. Sicuramente tanti interventi necessitano di trovare
riscontro nei fatti, ma sarà la popolazione a vigilare affinché tali impegni siano
portati avanti”.
Tra i presenti
anche l’assessore provinciale all’Ambiente, Giuseppe Rocco, che è stato
contestato sia in merito alla questione biomasse, che in merito al
gassificatore che l’amministrazione provinciale conta di realizzare in quel di
Capua. Dopo l’intervento del Comitato dell’Agro Caleno, è stata messa agli atti
non solo la proposta di delibera popolare ma anche alcune richieste abbracciate
ampiamente da altri interventi e dagli stessi sindaci: dall’incontro urgente
con il presidente della Regione Caldoro al
conferimento di un incarico legale per valutare ogni aspetto legato alle
procedure di autorizzazione ed eventuali violazioni normative, passando per la
convocazione di un incontro con i sindaci del circondario ed i comitati per
discutere della possibilità di conferire ad un esperto di livello nazionale la
realizzazione di una relazione tecnico-scientifica sul progetto della centrale
a biomasse.
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