Alcune necropoli di età romana nel territorio dell'antica Cales
CdP, 03
luglio 2014
Angelo Martino
Come in tutte le città romane, le tombe monumentali
dei cittadini maggiorenti si collocavano lungo le strade extraurbane, in
prossimità delle porte. Una delle prime necropoli note è quella di località Pezzasecca - San Casto Vecchio.
Tra i monumenti funerari più antichi si ricorda un naiskos, ossia un piccolo tempio con ante sporgenti
appartenente alla gens Calpurnia, risalente al III a.C., presso il quale furono
rinvenuti tre cippi in tufo uno dei quali, datato al II secolo e recante
l’iscrizione di un Marcus Orofius.
Nei pressi fu successivamente rinvenuto un sarcofago
in marmo con Vittorie, Eroti e una statua marmorea di
Diana. Altre necropoli sono state rinvenute in località San Simeone (coordinate:
lat. 41°11’44.31’’N, long. 14°7’30.35’’) e in
località Valle Grossa (coordinate: lat. 41°11’18.27’’N,
long.14°7’36.92’’).
In relazione alla località di San Simeone si è potuto
rinvenire un monumento funerario di prima età imperiale in forma di cella rettangolare
in opera reticolata con le nicchie per i cinerari. Tale monumento fu
trasformato in chiesetta in età medievale e successivamente divenne casa rurale
con l’appellativo di Fattoria del Fantasma.
La necropoli di località Valle Grossa presentava due
monumenti funerari, conservati per un altezza di circa cinque metri con
differenti fasi edilizie tra il secondo secolo avanti Cristo e il secondo
secolo dopo Cristo. Uno degli edifici è del tipo chiamato ad esedra coperta,
mentre l’altro reca un recinto esterno ed una camera sotterranea con grandi sarcofagi
formati da un solo blocco di pietra in tufo.
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