ASSOLTO MIMÌ ZONA: IL PENSIONATO CALENO ACCUSATO DI MINACCIARE I VICINI COL FUCILE

Calvirisortanews, 27 giugno 2014

Calvi Risorta: ASSOLTO MIMÌ ZONA, IL PENSIONATO CALENO ACCUSATO DI MINACCIARE I VICINI COL FUCILE

 

 

 

 

 

Un tranquillo pensionato che minaccia con un fucile, come nulla fosse, i vicini di casa? Condomini che tra l’altro confinano con la caserma dei carabinieri? L’uomo si è dovuto difendere per bene in tribunale, ma alla fine i giudici hanno riconosciute le sue ragioni. E il pensionato è stato discolpato. E la legge adesso si è rivolta a cercare giustizia verso l’altra parte in causa: l’accusatore.

Il fatto è accaduto a Calvi Risorta. Si tratta di un’assoluzione, ottenuta grazie all’impegno di un legale del foro di Santa Maria Capua Vetere. Stiamo parlando di Domenico Annibale Zona, detto Mimì. Zona, fin dall'inizio, difeso dall'avvocato Raffaele Russo, ha sempre gridato la sua innocenza, i fatti risalgono a circa quattro anni fa quando il pensionato denuncia alle competenti autorità dei lavori edilizi abusivi sulla proprietà confinante appartenente ai fratelli Capuano, ed a seguito della denuncia, le opere edilizie vengono sospese dalle competenti autorità.

Proprio in coincidenza con tale contenzioso, i Capuano denunciano il vicino che, a loro dire, avrebbe minacciato di sparare gli operai che erano sul cantiere in caso di prosecuzione dei lavori. A seguito della denuncia il sig. Zona, oltre a subire il sequestro delle armi, subisce anche la revoca del porto d'armi. Nel frattempo il processo è stato celebrato davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dinanzi al giudice Romano e il pubblico ministero Rossi. Dopo una lunga ed articolata istruttoria è emerso che la denuncia dei fratelli Capuano non era fondata ma rappresentava una reazione alla legittima azione che Zona aveva instaurato nei loro confronti e che sfociava nella sospensione dei lavori edilizi.

Nel corso dell'istruttoria dibattimentale sono sfilati davanti al tribunale una serie di testimoni, sia i carabinieri che gli operai addetti al cantiere, dichiarato abusivo, e dopo avere ascoltato la versione dell'imputato e la discussione del difensore avvocato Raffaele Russo, il giudice ha assolto con formula ampia Zona disponendo anche la restituzione di fucili e di tutte le armi sottoposte a sequestro.

 

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