Scuola: al via apprendistato in azienda per studenti di IV e V superiore

LaPresse, 05 giugno 2014

Scuola, al via apprendistato in azienda per studenti di IV e V superiore

Parte dal prossimo anno scolastico, il 2014/2015, la sperimentazione dell'apprendistato per gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori. Un’innovazione per la scuola italiana, per offrire una risposta ai dati diffusi dall'Istat sulla disoccupazione giovanile. Obiettivo della sperimentazione è consentire agli studenti italiani di inserirsi in un contesto aziendale già prima della conclusione del loro percorso scolastico e del diploma, alternando la frequenza scolastica con la formazione e il lavoro in azienda.

“L'apprendistato a scuola - sottolinea il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini - consentirà ai nostri giovani di affrontare con le giuste competenze e a testa alta un mercato del lavoro sempre più competitivo e alla ricerca di profili specializzati”. Il decreto interministeriale (ministero dell’Istruzione, ministero del Lavoro, ministero dell’Economia) che definisce il programma sperimentale è stato firmato da tutti i ministri coinvolti. “Questo governo - continua Giannini - è riuscito a portare a casa un provvedimento che segna una svolta nel rapporto fra scuola e mondo del lavoro e che era atteso da molto tempo sia dalla scuola che dalle stesse imprese alcune delle quali, come l’Enel, sono già pronte a partire”.

“Questo provvedimento - sottolinea il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - è un’altra testimonianza dell’impegno del governo per favorire nuove opportunità di ingresso nel mercato del lavoro dei giovani, assicurando loro un’adeguata qualificazione professionale e una valorizzazione delle competenze. Così come per il piano nazionale Garanzia Giovani, che a un mese dall’avvio registra già una larga adesione da parte dei destinatari, per il pieno successo di questo nuovo strumento sarà determinante il ruolo delle imprese. Per questo le invitiamo a fare la loro parte, a dare un contributo attivo per aiutare i giovani e costruire il futuro del Paese”.

I ministeri dell'Istruzione, del Lavoro e dell'Economia hanno trovato l'intesa sui principi che apriranno le porte delle aziende agli studenti, singolarmente o coinvolgendo l'intera classe. Prima di arrivare alla convenzione con la singola scuola, l'azienda interessata sottoscriverà un protocollo d'intesa con il Miur e il Mlps (o gli uffici periferici dei ministeri) e le Regioni interessate per specificare gli indirizzi di studio coinvolti, i criteri per individuare scuole e studenti, le modalità per assicurare ai giovani l'eventuale rientro nei percorsi ordinari, il numero minimo di ore da svolgere sul posto di lavoro, i criteri per il monitoraggio e la valutare della sperimentazione. L'impresa dovrà dimostrare di avere le carte in regola per la formazione degli apprendisti anche minorenni, di rispettare le norme sulla sicurezza, di avere capacità occupazionali coerenti con le norme sull'apprendistato.

Ogni studente-apprendista sarà accompagnato da un piano formativo personalizzato, che esplicita il percorso di studio e di lavoro, e da un sistema tutoriale che vede congiuntamente impegnati il tutor aziendale, designato dall'impresa, e il tutor scolastico, individuato tra gli insegnanti del consiglio di classe in possesso di competenze adeguate. Per agevolare il loro compito sono previste specifiche attività formative, anche congiunte, a carico dell'impresa. Notevoli gli spazi di flessibilità a disposizione delle scuole: per l'interazione tra apprendimento in aula ed esperienza di lavoro potranno utilizzare fino al 35% dell'orario annuale delle lezioni. Per gli Istituti tecnici e professionali si tratta, ad esempio, di un massimo di 369 ore su 1.056, ovvero di margini di autonomia nettamente superiori rispetto a quelli di cui le istituzioni scolastiche dispongono solitamente per organizzare la propria offerta formativa ‘libera’.

I periodi di apprendistato on the job sono valutati e certificati e valgono come crediti ai fini dell'ammissione all'esame di Stato. Per la predisposizione della terza prova scritta la commissione d'esame dovrà tener conto dello specifico percorso sperimentale seguito dagli allievi e potrà avvalersi della presenza del tutor aziendale come esperto, senza oneri per la finanza pubblica. A breve partiranno le attività informative per le famiglie e gli studenti delle scuole aderenti al programma sperimentale affinché possano partecipare con consapevolezza alle selezioni.

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