LA SPUNTA IL COMITATO PER L’AGRO CALENO: NO
CENTRALE A BIOMASSE. CAPARCO DOVRA’ FARE MARCIA INDIETRO
Calvirisortanews, 20 maggio 2014
E’ di qualche
minuto fa la notizia ufficiale secondo cui l’ASL CE/2 ha fornito parere
NEGATIVO alla installazione ed all’esercizio di una centrale a biomasse per la
produzione di energia elettrica in area ex-Pozzi, tra i comuni di Calvi Risorta
e Sparanise.
Il parere
contrario al disastroso impianto è motivato dall’analisi, da parte dell’ASL,
delle relazioni periodiche di sintesi sui dati relativi alla qualità dell’aria
elaborate dall’ARPAC sulla base delle rilevazioni delle centraline di
monitoraggio poste sul territorio. Secondo tali rilevazioni esiste una
condizione di criticità della qualità dell’aria proprio nella zona interessata
dal progetto della Iavazzi Ambiente SCARL.
Infatti, i dati
evidenziano elevate emissioni di polveri sottili (particolato) ed ozono mentre
la stessa azienda proponente riporta, nella scheda riassuntiva del progetto, un
impatto di ‘media significatività negativa’ per l’atmosfera e la salute
pubblica. Inoltre, l’ASL si richiama ad uno studio effettuato dalla Seconda
Università di Napoli nel maggio 2008 nel quale si evidenzia il superamento del
limite consentito di emissioni di particolato, pericoloso inquinante che
infesta pesantemente l’aria dell’Agro Caleno. A tal proposito, il Dipartimento
di Prevenzione, sottolinea come la Iavazzi Ambiente
SCARL non abbia implementato alcuno studio di ricaduta dei fumi che, al
contrario, sarebbe doveroso in una condizione del genere.
Alle pesanti criticità
sopra citate, si aggiunge la costatazione della presenza di significativi
fenomeni di inversione termica che interessano l’area che vanno a completare il
quadro di una preoccupante situazione di inquinamento ambientale e di
pericolosità per la salute delle comunità locali. Pertanto, conclude il
documento dell’Asl, una nuova centrale a biomasse andrebbe irrimediabilmente ad
incrementare il livello di inquinamento dell’aria e, per questo motivo,
fornisce parere negativo alla sua realizzazione dando ragione al Comitato per
l’Agro Caleno: no centrale a biomasse che da mesi si oppone a questo
insediamento.
A questo punto
l’attuale sindaco Antonio Caparco, di fronte a un documento ufficiale dell’ASL
dovrà fare marcia indietro quindi per il momento argomento archiviato. A questo
punto ci chiediamo chi sono gli imbecilli? L'attuale Sindaco Caparco, dovrà
dare sicuramente molte spiegazioni di quanto accade nel suo territorio? Voci
dicono che certi politici già avevano fatto le solite promesse da marinaio pur
di vincere la campagna elettorale. Gli è andata male, la centrale biomasse non
si farà, i cittadini dell'agro caleno hanno scelto di vivere.
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