Marmi policromi rubati 20 anni fa, svelato il mistero: vengono dalla
cattedrale di Calvi Risorta
Il Desk, 15
maggio 2014
Fanno parte
della decorazione di una cappella settecentesca: dopo il furto, vennero
confiscati nel 1993 dalla polizia di Frascati e lasciati in un deposito. Presto
torneranno al loro posto
Tornano a casa i marmi policromi rubati 20 anni fa: la
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio,
diretta da Anna Imponente, ne ha individuato la provenienza. Il merito è del
restauratore Federica di Napoli Rampolla, che ha identificato nella Cattedrale
di San Casto di Calvi Risorta, in provincia di Caserta, la “casa”.
I marmi policromi costituivano la decorazione di una
cappella settecentesca: paliotto d'altare e balaustre che possono così essere
restituiti alla chiesa per la quale furono realizzati. In una cappella laterale
è presente infatti una uguale balaustra e l'altare maggiore ha in basso
identici motivi decorativi.
Lo stemma cardinalizio che campeggia nei pilastrini
delle due balaustre rubate è il medesimo che appare in altre pareti della
chiesa. Il materiale rubato fu sequestrato nel 1993 dagli agenti del
Commissariato di Pubblica Sicurezza di Frascati e lasciato in custodia presso
un deposito giudiziario di automobili nei pressi di Grottaferrata e, poichè non ne fu individuata la provenienza, a conclusione
del procedimento penale ne fu stabilita la confisca.
Dopo l'individuazione della provenienza, e la recente
conferma da parte del Nucleo di Napoli dei Carabinieri per la Tutela del
Patrimonio Culturale, il prezioso materiale marmoreo potrà finalmente tornare
alla Cattedrale di Calvi Risorta.
Visita www.CalviRisorta.com