Due giornate per riscoprire l’antica città romana di Cales

Young, 24 aprile 2014

Marco Miggiano

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Chi ancora non conosce cosa si nasconde nell’antica città romana di Cales, in provincia di Caserta nel comune di Calvi Risorta, potrà scoprirlo durante due giornate organizzate il prossimo 27 aprile e durante la festività del primo maggio, giornate in cui sono previste diverse visite guidate al fine di dare visibilità ad alcuni dei risultati del progetto denominato “Cales da riscoprire”, una iniziativa sostenuta dal CSV Asso.Vo.Ce e finanziata tramite la Microprogettazione sociale. Da alcuni mesi, infatti, volontari di tutte le età stanno riqualificando e restituendo dignità a quell’antica città romana conosciuta come Cales, un pezzo di storia della provincia di Caserta completamente abbandonato, coperto da una fitta vegetazione e da rifiuti di ogni genere; uno scempio figlio sicuramente del pressapochismo con cui la politica locale e nazionale tratta alcuni pezzi di storia e di cultura di Terra di Lavoro. Ma dove le istituzioni e gli enti preposti falliscono, molto spesso fortunatamente subentrano le comunità, i cittadini, i volontari che decidono di riprendersi fisicamente una parte della loro storia e della loro terra.

Dallo scorso marzo, infatti, quasi ogni week end è stato dedicato al recupero dell’antica città romana, portando a termine lavori che hanno permesso di liberare il sito archeologico da tantissimi rifiuti, dalla vegetazione che era cresciuta senza controllo su ogni angolo e pietra di quelle che un tempo erano luoghi centrali della fiorente e ricca città romana di Cales. Tramite il lavoro di riqualificazione portato avanti da centinaia di volontari è stato così possibile liberare l’antica strada che dalla via Casilina portava alla città antica ovvero il Cardo Massimo, sono stati inoltre liberati e scoperti alcuni cunicoli della rete idrico fognaria ed altre strutture di età romana. Ancora, i volontari sono intervenuti sulle aree che ospitavano le Terme Centrali e il Teatro Romano ed infine, hanno lavorato per riposizionare la cartellonista informativa, da tempo ormai assente o marcita. Durante i lavori è stata, addirittura, travata una antica moneta di età imperiale il che dimostra come la zona sia ancora, probabilmente, ricca di manufatti romani da scoprire.

L’antica città romana di Cales rappresenta sicuramente un patrimonio ancora tutto da esplorare, un sito su cui investire forze ed economie solidali e pulite, perché quelle pietre, quei muri e quei cunicoli costituiscono sicuramente una risorsa fondamentale per un territorio vittima di una grande e massiccia devastazione ambientale, non ancora terminata se pensiamo alla possibile costruzione di una centrale a biomassa sempre nel comune di Calvi Risorta, dovuta alle politiche non certo oculate di chi ha amministrato questi territori negli ultimi decenni. Così, almeno per questi primi due giorni, il Cardo Massimo, le Terme, il Teatro e, grazie ad un’apertura straordinaria, anche il Castello Aragonese ritorneranno ad essere protagonisti e saranno tutti visitabili domenica 27 aprile, con appuntamento alle ore 9 presso la Cattedrale Romanica di Calvi Risorta da dove appunto partirà il tour nell’antica Cales. Giovedì primo maggio, invece, l’area circostante il Teatro Romano sarà adibito uno spazio dove si alterneranno musica, degustazione di prodotti tipici locali ed, ovviamente, visite guidate nel Teatro stesso.

La speranza – dicono gli organizzatori  - è che questa iniziativa possa essere solo il punto di partenza per un progetto più ampio che coinvolga sempre più realtà e singoli cittadini e che possa portare al recupero ed alla valorizzazione dell’intera area archeologica”.

 

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