Centrale a Biomasse: l’Amministrazione comunale sta per lanciare un incontro pubblico per il 29 aprile

Caleno24ore, 24 aprile 2014

La presentazione del progetto da parte della Iavazzi Ambiente alla Regione Campania e la fissazione della data della conferenza dei servizi (prevista per il 6 maggio), per l’autorizzazione unica ai fini della costruzione di una centrale a biomasse sul territorio del Demanio di Calvi Risorta, hanno accelerato improvvisamente i tempi del confronto tra il fronte favorevole e quello contrario alla costruzione dell’opificio.

Lo stesso sindaco Antonio Caparco, che nei mesi scorsi si era più volte espresso favorevolmente in merito al progetto, da qualche settimana sta chiedendo un confronto con le associazioni del territorio e pare che adesso voglia dare seguito ai suoi proclami. Secondo indiscrezioni, infatti, l’Amministrazione comunale starebbe preparando un incontro al palazzetto dello sport di Calvi Risorta per martedì 29 aprile. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare domani attraverso un manifesto pubblico.

Il Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse, che in questi mesi ha mobilitato migliaia di cittadini per protestare contro il progetto della Holding Iavazzi, sicuramente sarà in prima linea per manifestare anche in quella sede il proprio dissenso contro l’ulteriore speculazione su un territorio, come quello dell’area ex Pozzi, già martoriato dalla presenza di rifiuti pericolosi e dalla presenza della centrale a turbogas.

In molti sostengono che l’accelerazione in questo momento dell’iter che dovrebbe portare alla realizzazione della centrale non sia casuale. La maggioranza, secondo alcuni addetti ai lavori, vorrebbe utilizzare la questione come arma politica nella imminente campagna elettorale. La costruzione di una struttura industriale, infatti, rappresenterebbe un “feticcio” adatto per promettere posti di lavoro a una comunità – come tante – nella morsa di problemi come la disoccupazione. Soltanto la prossima assemblea e la campagna elettorale che verrà potranno dirimere ogni dubbio su quelle che potrebbero essere semplici illazioni o verità inoppugnabili.

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