M5Stelle: “Speculazioni per le centrali di Sparanise? Il M5Stelle nel 2009
aveva già capito tutto”
Caserta24ore, 06 aprile
2014
Sulla centrale a turbogas
di Sparanise hanno indagato i magistrati che hanno portato in carcere per la seconda
volta l’imprenditore e politico casertano Nicola Cosentino.
Leggendo, tra le altre, le
carte della richiesta di arresto cautelare si evincono gli avvenimenti sulla
vicenda della costruzione della Centrale a TurboGas.
In particolare, nel 1999 fu creata un’impresa rappresentata dal un importante
istituto di credito che acquisì tra Calvi Risorta, Pignataro e Sparanise 44
ettari di terreno con fabbricati in disuso della Pozzi Ginori. Nella prima metà
degli anni 2000 la Procura aprì un’inchiesta per la
scoperta di rifiuti pericolosi nell’area, tra cui amianto. Montarono le
proteste dei cittadini che richiedevano la bonifica.
Tali azioni di fatto
fecero perdere valore ai terreni. I Cosentino ne acquisirono parte della
proprietà ed il sindaco di allora a Sparanise Merola e quello di Calvi Risorta
Caparco non si opposero alla costruzione della centrale a Turbo Gas, nonostante
numerose proteste di piazza che videro in prima linea anche la Chiesa con la
presenza nelle strade nel compianto Vescovo di Calvi e di Teano mons. Francesco Tommasiello.
A costruire la centrale il
gruppo Hera di Bologna con progetti di financing e
convenzioni con altri gruppi.
Tale operazione, seppur
legale, era apparsa quantomeno immorale al Movimento 5 Stelle di Bologna. Il
Movimento fece presente che l’iniziativa era contro l’etica aziendale del
gruppo Hera. I grillini portarono all’attenzione del
gruppo una richiesta per rivedere gli accordi e quanto stava accadendo nel
casertano. Richiesta ovviamente inevasa.
Dal Movimento 5 Stelle di Calvi
Risorta: “Sarà la Magistratura ad appurare se ci sia stata speculazione o se
non sia stata rispettata la legge nella vicenda della Centrale a TurboGas, ma non dimentichiamo che in questo periodo si sta
costruendo un’altra centrale nella zona, quella a Biomasse e, speculazione o
meno, quello che è certo che la gente di noi si ammala e muore sempre di più di
tumore!”
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