LE RINUNCE VINCENTI
Agro caleno, 14 marzo 2014
Si rincorrono le voci in questi giorni di tentativi di
intese tra i proclamati candidati sindaci, naufragati sugli scogli di
dissapori, rancori personali e voglie di protagonismo. Ci permettiamo allora
una considerazione, nel solco della linea di dialogo che da sempre promuoviamo
come segno di rinnovamento della politica locale.
Ad oggi appare sempre più inspiegabile agli occhi dei
più perché le forze moderate di opposizione all’attuale amministrazione non
abbiano trovato ancora un’intesa. E sarà d’obbligo allora una spiegazione nel
momento in cui verranno a chiederci il voto, un voto che ancora una volta
legittimerà Caparco, frustrando ulteriormente le nostre aspettative di
cambiamento.
Ci pare estremamente chiaro che così non si va da
nessuna parte, soprattutto se ciascuno dei pretendenti al soglio di sindaco non
è disposto a fare un passo indietro e a sedersi ad un tavolo con gli altri
senza avanzare pretese, ma con l’unico intento di costruire: al di là dei
ruoli, delle ambizioni e dei tornaconti.
Abbiamo avanzato l’idea di poter convergere su una
figura terza, che potesse radunare una squadra di valenti amministratori, che
fosse non solo di garanzia delle legittime posizioni, ma desse anche prestigio
e valore aggiunto ad una compagine certo eterogenea, ma sicuramente
qualificata. Sappiamo bene che accettare questo compromesso significa molto per
tanti: ma proprio questa è l’arma vincente, l’argomentazione più convincente e
premiante da sottoporre all’elettorato.
Anteporre l’interesse della comunità a quello
personale, il progetto ai personalismi, la squadra di governo agli interessi di
bottega.
Ecco la novità, ecco il rinnovamento, ecco partire con
il piede giusto. E se pensate che gli elettori non capirebbero siete fuori
strada: li sottovalutate enormemente!
E’ quello che si aspettano dai loro politici. Sono
stanchi di promesse, proclami, annunci che da perdenti peraltro non si potranno
più realizzare. Vogliono fatti e soprattutto esempi. E questo sarebbe il più
grande. E poi, l’aggregazione chiama aggregazione e l’entusiasmo genera
entusiasmo. Sapete bene che non ce ne sarebbe più per nessuno.
Dr. Marrocco, Dr. Lombardi, Dr. Zacchia, cari amici che li sostenete, siamo ancora in tempo per fare
la cosa giusta, e la rinuncia vincente.
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