La Procura indaga sull’area ex-Pozzi e scopre
rifiuti interrati
Comitato
per l’Agro Caleno, 19 marzo 2014
Secondo il Comitato per l’Agro Caleno, la Procura
della Repubblica, così come si sospettava da vari anni, starebbe indagando
sulla presenza di rifiuti sotterrati nell’area “ex Pozzi”.
È confermata la notizia del sopralluogo, avvenuto ieri
mattina, da parte dei Comandi dei Vigili Urbani di Calvi Risorta e di
Sparanise, del Corpo Forestale dello Stato e dei Carabinieri presso l’area
della Ex-Pozzi. Inoltre, contemporaneamente, militari della Guardia di Finanza
sono stati all’interno dell’Ufficio Tecnico del Comune di Calvi Risorta. L’operazione
sembra essere dovuta ad un’indagine della Procura della Repubblica, relativa
allo stato di inquinamento del territorio interessato. Come già denunciavamo da
mesi, la situazione sembra essere allarmante, tanto che anche la Magistratura
ha deciso di intervenire; pare, inoltre, che la presenza dei rifiuti nel
terreno di proprietà di Iavazzi (dove quest’ultimo ed
il sindaco Caparco vorrebbero installare la centrale a biomasse) non solo si
estenda in superficie, ma interessi anche il sottosuolo per una profondità non
inferiore ai 7-8 metri.
Come Comitato per l’Agro Caleno: No alla Centrale a
Biomasse interpretiamo queste notizie come frutto del lavoro sino ad oggi
svolto, lavoro che, attraverso inchieste dal basso, presidii e manifestazioni
ha aperto uno squarcio non solo sul disastro ambientale che interessa
quell’area ma, soprattutto, sul connubio politico-affaristico che ha prodotto
questo disastro in nome di interessi imprenditoriali e personali spietati che
vorrebbero continuare a lucrare sui nostri territori. Quello che emerge
conferma le nostre convinzioni relative all’operato scellerato e alla totale
cecità che ha contraddistinto negli anni l’amministrazione Caparco, soprattutto
in materia ambientale: un disastro tenuto volutamente in silenzio per decenni,
su cui chi avrebbe dovuto vigilare non lo ha fatto.
Ci chiediamo, infatti, come sia stato possibile che
nel 1998 l’allora Sindaco Antonio Caparco, con Delibera di Giunta Comunale n.
126 del 25.03.1998, abbia conferito l’incarico (lautamente retribuito) di
rilievo topografico ed analisi del sottosuolo al Dott. Ing. Pietro Martino
(attuale assessore alle attività produttive della giunta Caparco) il quale ha
firmato una Perizia relativa allo stato di inquinamento della zona Ex-Pozzi
riscontrando la presenza massiccia di materiali inquinanti (su una superficie
complessiva di 24.150mq, il volume di abbanco di rifiuti è di 74.150mq), per
poi chiudere gli occhi sino ad oggi, fino a promuovere la costruzione di una
centrale a biomasse su un territorio martoriato, probabile causa dell’alto
tasso tumorale che negli ultimi tempi interessa la zona dell’Agro Caleno.
Per parte nostra, chiediamo a gran voce che i
responsabili facciano chiarezza sulla vicenda, rivendichiamo l’immediato
sequestro dell’area e che venga impedita la realizzazione della Centrale di Iavazzi e Caparco. Continueremo ad essere presenti sui
nostri territori e a lottare dal basso, finché le nostre sacrosante richieste
non verranno ascoltate.
Per discutere di tutto ciò, diamo appuntamento a
domenica 23 Marzo alle h. 17.00 nella Villa comunale di Calvi Risorta, per
un’assemblea pubblica di preparazione della mobilitazione che ci vedrà di nuovo
nelle strade dell’Agro Caleno sabato 29 Marzo.
Visita www.CalviRisorta.com