La poesia del Mito e le pitture di Migliozzi
Il Casertano, 27
febbraio 2014
Mostra di Nicola Migliozzi al Museo Archeologico di Mondragone.
Cinquanta pitture su pietra lavica, una decina di ceramiche artistiche, una
ventina di affreschi d’ispirazione pompeiana, un solo dipinto ad olio: tutti
insieme dal 1 febbraio 2014 al Museo Archeologico di Mondragone per documentare
il percorso dell’esperienza artistica di Nicola Migliozzi.
La poesia del mito, come con notevole acume critico ha titolato l’evento
Claudio Strinati, illustre curatore della mostra e del catalogo, è l’operazione
di sintesi che il maestro Migliozzi nel pieno della
maturità realizza attraverso la sua produzione artistica, in una perenne
ricerca creativa tesa a individuare e definire mezzi espressivi, materiali,
temi e tecniche, con i quali liberare i grandi miti della storia dalle catene
del tempo e proiettarli con dolcezza poetica verso le nuove generazioni. Come
novello Atlante, l’artista sente il peso del mondo e apprezza il coraggio di
Prometeo, avverte che all’arte nessun miracolo è negato.
Personaggi e temi, così antichi e così attuali, dipinti su pietra lavica con
leggerezza e fissati dal sigillo del fuoco, o affrescati con pompeiana memoria,
ripercorrono la storia della civiltà e si connotano di presente.
La poesia diventa l’elemento magico che favorisce quella sorta di rinascenza
del mito, ne dissolve le nebbie e lo libera verso le nuove missioni della
modernità con luci e colori perlacei e accesi, a testimonianza delle grandi
possibilità umane.
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