INSEGNANTE CALENO CALUNNIATO CON LETTERE
ANONIME: CONDANNATA COLLABORATRICE SCOLASTICA DI TEANO A 4 ANNI DI RECLUSIONE E
10MILA EURO DI RISARCIMENTO
Calvirisortanews, 14 febbraio 2014
Gli screzi sul
posto di lavoro spesso rappresentano un elemento imprescindibile del vivere
insieme, ma quando la fisiologica lite travalica i confini del lecito, c’è
veramente da preoccuparsi. È questo il caso di P.N., insegnante di Calvi
Risorta che presta servizio alla scuola primaria di Teano Scalo, il quale per
molto tempo è stato vittima di accuse molto gravi. Qualcuno, infatti, spediva
delle lettere anonime indirizzate al Provveditore agli studi, nelle quali
l’educatore veniva accusato di abusi nei confronti dei piccoli alunni.
Il malcapitato,
assistito dall’avvocato Luciano Polizzi, ha denunciato la calunnia alla
competente autorità giudiziaria. Gli inquirenti hanno individuato quale
responsabile dei deprecabili atti una collaboratrice scolastica originaria di
Teano. Si tratta di A.D. la quale, già anni addietro, si era resa responsabile
di danneggiamenti contro la vittima. Alla fine del processo, l’accusa e la
parte civile hanno dimostrato la colpevolezza dell’imputata. Così la prima
sezione penale – collegio A – del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere,
presieduta dal dottor Orazio Rossi, oggi (14 febbraio) condanna la
collaboratrice scolastica perché, pur sapendo l’insegnante innocente, l’ha
accusato con false e infamanti accuse.
Alla donna,
difesa dall’avvocato Ciro Balbo, sono state comminate una pena di 4 anni di
reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e il pagamento di una
provvisionale (provvisoriamente esecutiva) di 10.000 euro di risarcimento danni
– la restante parte dovrà quantificarsi in separata sede. La De Francesco,
inoltre, dovrà rifondere anche le spese di costituzione di parte civile
dell’insegnante calunniato.