Giovanni Lombardi e le preoccupazioni sul
sequestro dell’area ex Pozzi
Antonello Bonacci,
09 febbraio 2014
Il candidato alla
carica di primo cittadino dr Giovanni Lombardi interviene sul sequestro
disposto dalla P.M. di Sparanise presso l’area ex-Pozzi.
“Apprendiamo con
soddisfazione, ma non senza preoccupazione, la notizia apparsa sulla stampa del
sequestro avvenuto presso l’area ex Pozzi di competenza del Comune di
Sparanise. La notizia riguarda gli atti disposti da parte del Comando della
P.M. del Comune vicinoro, circa i sigilli apposti a
diversi capannoni della Vernici Iplave (azienda
fallita), ubicata nell’area A.S.I. della ex Pozzi Ginori, dopo un accurato
sopralluogo effettuato d’intesa con l’ARPA. Apprendo che tali provvedimenti
siano scaturiti a causa del profondo stato di abbandono in cui versa l’intera
struttura ed a seguito del ritrovamento di amianto, oltre ad altro materiale
come fusti di vernici e solventi, mostranti evidenti segni di dispersione del
contenuto (presumibilmente vernici) sul suolo. Sembra certa la presenza di
infiltrazioni di acqua, immaginiamo quindi quale siano i rischi di contaminazione
del suolo. Insomma, il sequestro, stando così le cose, appare un atto dovuto.
Ciò detto, cosa stanno facendo gli amministratori caleni riguardo alle restanti
aree di competenza del Comune di Calvi Risorta? C’è da preoccuparsi, anche e
soprattutto a fronte dell’indifferenza che sembra giungere dalla giunta Caparco”.
Sul tema prosegue
il capogruppo consiliare di Rinascita Calena. Così il dr. Antonello Bonacci: “Siamo
preoccupati. La situazione di criticità dell’Area ex-Pozzi è stata denunciata
mesi or sono dal Comitato per l’Agro Caleno ed in Consiglio Comunale da parte
di tutta l’Opposizione. Gli unici a negare la problematica, con un silenzio
assordante ed un’indifferenza imbarazzante, sono il Sindaco Antonio Caparco ed
i suoi (oramai pochi) fedelissimi. Ricordiamo alla popolazione che in quella
porzione di territorio qualcuno vorrebbe costruire una centrale, senza
proferire una parola, adottare un programma riguardo alle condizioni ambientali
ed agli interventi di bonifica necessari alla riconversione, con l’assenso più
volte sbandierato da parte dell’attuale amministrazione comunale di Calvi
Risorta. Abbiamo presentato istanze, notizie, tutto quanto fosse nelle nostre
possibilità per denunciare lo stato di degrado in cui versa l’area. Siamo
sorpresi dalla noncuranza degli amministratori e dalla mancata adozioni di
atti, simili a quelli adottati dal Comune di Sparanise, da parte degli Uffici
Comunali di Calvi Risorta. Manca poco alla fine del mandato di Caparco e lo
diciamo da subito, se il popolo ci accorderà la fiducia, agiremo senza indugio
per porre fine a questa imbarazzante situazione”.
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