Relazione dell’Arpac su ex Pozzi – Ginori:
rifiuti speciali, coperture in amianto e fusti. Urge bonifica su tutta l’area
Caleno24ore, 01 febbraio
2014
CALVI R. /SPARANISE – Finalmente è stata diffusa la
nota con le risultanze del sopralluogo effettuato dall’Arpac (dipartimento di
Caserta) il 15 gennaio sull’area ex Pozzi. Lo scenario è raccapricciante:
rifiuti speciali, eternit, fusti, vernici. Inoltre, secondo quanto riporta
l’agenzia ambientale, ci sarebbe anche una relazione su una discarica che
insiste nella zona industriale, redatta dall’ingegnere Pietro Martino. Leggete
di seguito tutta la relazione:
Dipartimento di Caserta
Area Territoriale – u.o.
Suolo Rifiuti e Siti Contaminati
RELAZIONE TECNICA 8/PE/14
Oggetto: impianto
industriale dismesso ex Pozzi GINORI ricadente tra i Comuni di Calvi Risorta e
Sparanise.
A seguito della nota inoltrata dall’On. Angelo CONSOLI
del Consiglio Regionale della Campania prot. Int. n. 33 del 21.11.2013
acquisita all’ARPAC con prot. 61148 del 27.11.2013,
con la quale si richiedeva un urgente intervento presso l’area in oggetto,
i tecnici dell’Area Territoriale ARPAC di Caserta hanno effettuato il
sopralluogo.
Dalla visione dello stato dei luoghi e della
documentazione acquisita presso il Comune di Calvi Risorta si relazione quanto
segue:
L’originario insediamento industriale era esteso su
una superficie di circa 1.200.000 mq realizzato agli inizi degli anni 60 per la
manifattura ceramica Pozzi. L’area, a seguito della dismissione della Pozzi
GINORI iniziata nel 1985, è stata parzialmente oggetto di lottizzazione
industriale con l’insediamento di nuove imprese. Dell’originaria industria
restano alcune aree sulle quali insistono i capannoni industriali e le zone a
verde.
I suddetti fabbricati, per la gran parte di facile
accesso, appaiano privati dell’impiantistica e sede di abbandono di materiali e
merce utilizzate nelle passate lavorazioni, che in quanto abbandonati sono
da considerarsi rifiuti speciali.
Nel corso del sopralluogo del 15 gennaio 2014, nella
porzione orientale dello stabilimento una ditta specializzata stava operando
alla incapsulazione, delle tettoie di due manufatti
con coperture in amianto e di una parte della staccionata sul lato est
della zona al fine della rimozione e smaltimento definitivo.
Per il restante complesso industriale rilevante e
quanto riscontrato nel capannone vernici, dove risultano accumulati numerosi
contenitori e fusti di diverse dimensioni, dai 0.5 litri a 200 litri e più, in
cattivo stato di conservazione, danneggiati e alcuni riversi a terra con il
relativo contenuto. Si tratta di un deposito di diverse sostanze chimiche quali vernici, additivi, solventi, emulsioni, oli lubrificanti ed
esausti ed altri composti non classificabili a vista. Sono rinvenibili inoltre
rifiuti costituiti da lampade al neon e pneumatici. Le suddette sostanze per lo
stato di abbandono in cui versano, sono da considerarsi rifiuti speciali, di
cui alcuni pericolosi all’origine e altri da classificare a mezzo di analisi
chimica.
Nella porzione settentrionale dello stabilimento si
sono rinvenute due pile di onduline in
materiale presumibilmente contenente amianto. L’intera area era servita
da impiantistica sotterranea costituita soprattutto da condutture in ferro cosi
come desumibili dall’osservazione di alcuni tombini aperti; in alcuni casi
la presenza di frammenti di materiali contenente amianto all’interno degli
stessi lascia ragionevolmente ritenere che le tubature fossero
coibentate con rivestimento di materiale presumibilmente contenente amianto.
Ulteriore aspetto di rilevanza ambientale è
rappresentato dall’area di discarica della Pozzi localizzata ad est del
complesso industriale e ricadente nel comune di Calvi Risorta.
Il Comune di Calvi Risorta con Delibera di Giunta
Comunale n. 126 del 25.03.1998 ha conferito l’incarico di rilievo topografico
ed analisi del sottosuolo mediante prelievo di campioni a carotaggio dell’area
individuabili come discarica di rifiuti industriali ex Pozzi . Tale studio è
stato redatto dal Dott. Ing. Pietro Martino la cui relazione tecnica riporta
che l’area interessata dalla discarica misura una superficie complessiva di
24.150 mq e il volume di abbanco di rifiuti è di 74.150 mc. I rifiuti
vengono classificati in forma meramente descrittiva sulla base di un’analisi
visiva e non analitica.
Per quanto sopra, a tutela delle matrici ambientali si
ritiene necessario quanto segue.
Rimozione e smaltimento a norma dei materiale in c.a.
e nelle more di tale intervento effettuare la messa in sicurezza.
Individuare lo sviluppo dell’impiantistica sotterranea
e rimuovere il materiale di rivestimento in c.a.;
Effettuare la classificazione analitica dei rifiuti
non classificabili a vista;
Smaltire i rifiuti a norma secondo le tipologie di
appartenenza;
Effettuare un piano di indagini preliminari, anche
sulle aree a verde, in conformità alle prescrizioni del D. Lgs.
152/6.
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