CAVA FABBRESSA… IL SINDACO CAPARCO E L’EX VICE SINDACO MARROCCO: COME
FACEVANO A NON SAPERE?!!
PD Calvi Risorta, 15 gennaio 2014
In questi
giorni, qualcuno ha parlato molto della cava fabbressa
a volte non conoscendo l’argomento. Noi ricostruiremo fedelmente con
documenti ufficiali l’intera vicenda, smascherando anche chi ora si erge a
paladino del buon governo. Prima parte.
Cari lettori,
dopo la lunga pausa natalizia riprendiamo i nostri articoli per far conoscere
la disamministrazione Caparco ed anche per
smascherare chi vuole in un futuro molto prossimo presentarsi come un neofita
della politica per poter carpire il voto ai cittadini caleni. Argomento
migliore non può che essere proprio la questione della cava “ ex area Fabbressa”, entrata prepotentemente nella cronaca
della vita politica locale. Faremo un breve exursus
dell’intera vicenda, smascherando così chi adesso fa finta di non sapere
niente, partendo dal contratto di affitto stipulato nel lontano maggio 2004 con
Caparco sindaco (un classico, a pochi giorni dalle elezioni furono stipulati
dei contratti che vincolavano le future amministrazioni).
I rapporti fra
l’Ente Comune e la Casertana Recuperi srl
relativamente all’Area Ex Cava Fabbressa, vennero
regolati a mezzo contratto di affitto del 12–05–2004 registrato all’Agenzia
delle Entrate di Teano il 14 – 05 – 2004 al n°1194, mod.III,
Atti Privati – Vol. 4. Il Comune concedeva in affitto l’area per l’esecuzione
di opere di recupero e ricomposizione ambientale, anche mediante il riporto di
materiale inerte non pericoloso – attività R 10;
L’articolo 11
del contratto, subordinava la gestione dell’attività di recupero R10
a regolare iscrizione della ditta presso il registro provinciale delle imprese
esercenti attività di recupero e rifiuti speciali non pericolosi, tenuto presso
il Servizio Ambientale della Provincia di Caserta, nonché alla dimostrazione
dei requisiti di qualificazione per l’esecuzione di ll.pp.
ai sensi della legge 109/94 alla stregua di quanto disposto dal DPR n° 34/00 e
ss.mm.li.
Successivamente,
il Comune di Calvi Risorta aveva espressamente provveduto, con la determinazione
n°347/UTC del 19 - 09- 2005, a disporre la risoluzione, ai sensi ed agli
effetti dell’art. 119, DPR 554/96 e degli articoli 1453 e segg. c.c. del
contratto di fitto della cava “ex area Fabbressa”…
dalla suddetta determinazione si legge che detta risoluzione avveniva per la
violazione dell’obbligo sancito ex lege ed in
modo espresso dall’art. 11 del contratto di “ dimostrazione del possesso
dei requisiti di qualificazione per l’esecuzione dei ll.
pp. ai sensi della legge 109/94 alla stregua di quanto disposto dal DPR 34/00 e
s.m.i.,” a cui è subordinata l’avvio dell’attività di
recupero R10. Con la stessa determinazione si disponeva altresì, che: “
ai sensi dell’art. 5 co. 12 del D.L. 35/05 sarà intimato all’ Appaltatore di
provvedere al ripiegamento dei cantieri già allestiti ed allo sgombero delle
aree di lavoro e a relative pertinenze.
Segue verbale
del 20 – 10 -2005 recante a oggetto: “ provvedimenti in ordine
all’affitto dell’area ex cava Fabbressa alla
Società Casertana Recuperi srl. Rescissione del
contratto – VERBALE STATO DI CONSISTENZA E RIPRESA DEL POSSESSO”. Fra
l’altro nel verbale si legge: - si dichiara la ripresa del possesso da
parte del Comune di Calvi Risorta delle aree ex Cava Fabbressa di proprietà comunale, oggetto del contratto di
affitto in data 12- 05 -2004, ai sensi e per gli effetti di quanto disposto
dall’art. 119 e segg. del DPR n° 554/99.
In seguito, “la
Casertana Recuperi srl”, aveva inteso adire le vie
legali per agire avverso il Comune di Calvi Risorta e che tale azione aveva
avuto esito per essa negativo, come si evince chiaramente dalle pronunce dei
seguenti Tribunali: Ordinanza TAR Campania n° 3571/2005 del 16 – 12 –
2005 che respinge la richiesta di sospensiva; Ordinanza Consiglio di Stato n°
1202/2006 del 07 – 03- 2006 che respinge l’appello proposto dalla Casertana
Recuperi srl; Sentenza Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere n° 962/09 del 13 – 02 -2009 con la quale si rigettava la domanda
per l’annullamento della determinazione n°347 UTC del 19 – 09 – 2005 e si
condannava contestualmente la Casertana Recuperi srl
alla refusione delle spese di lite in favore del Comune di Calvi Risorta.
Come si evince
dal nostro exursus ed anche dalle immagini
satellitari di google maps,
nel periodo dell’amministrazione del Sindaco Giacomo Zacchia (Marrocco in quel
periodo era stato anche presidente del Consiglio e Caparco era stato
consigliere di minoranza ma di questo parleremo nella seconda parte
dell’articolo), nell’area ex Cava Fabbressa non è
stata svolta nessuna attività di riporto di materiale inerte. Come per incanto
nel 2009 con Caparco sindaco e Marrocco vice sindaco, da notizie di
stampa ed anche da interrogazioni parlamentari abbiamo appreso che l’attività
nell’ex Cava Fabressa è ripresa come se niente fosse
successo. Sempre da notizie stampa del mese di aprile 2013 si è poi venuto a
sapere che la Casertana Recuperi srl risulta colpita
da interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di
Caserta in data 28 – 09 – 2009. Cosa peraltro confermata dalla nota protocollo
11028 del 26 – 10 – 2013 recante a oggetto: “Società Casertana
Recuperi srl con sede in Casagiove (CE)” con
cui la Prefettura U.T.G. di Caserta, in riscontro alla nota sindacale
n°10302 dell’11 – 09 – 2013 “ … che questo ufficio ha emesso a carico della
società indicata in oggetto in data 28 settembre 2009 un provvedimento interdittivo antimafia, confermato dal Tar Campania. A seguito
di successiva richiesta di riesame, questo ufficio ha emesso un ulteriore
provvedimento interdittivo antimafia nel 2012,
avverso il quale è stato proposto ricorso, ad oggi non ancora definito”.
Cari cittadini,
sicuramente vi starete chiedendo se ci sono state eventualmente nuove
autorizzazioni, per il momento ci fermiamo qui. Nella seconda parte vi
sveleremo, sempre con atti ufficiali, come è la situazione a tutt’oggi e, smaschereremo
chi oggi sembra cadere dalle nuvole e qualcuno vuol far passare come il
promotore di chissà quali mirabolanti azioni. Dimenticando, forse volutamente,
che questa persona è stata presidente del consiglio nella scorsa
amministrazione e vicesindaco dell’attuale amministrazione.