Allarme diossina nei comignoli dei camini

 

Caserta24ore, 07 gennaio 2014

 

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Come nel dopoguerra ci si riscalda con la legna nel Sud Italia. Nella Terra dei Fuochi, già martoriata dai roghi appiccati nelle campagne, accade che dai camini domestici esca un puzzo di plastica. Accade a Calvi Risorta dove a lanciare l’allarme è il Movimento Cinque Stelle.

 

“Una famiglie su due in Campania ha staccato la fornitura di metano che usava per scaldarsi, – fanno sapere attraverso la pagina facebook i giovani del M5S – si è tornati alla vecchia bombola a Gpl per cucinare e per i riscaldamenti sono tornati i caminetti. Non è difficile vedere ai mercati gente accaparrarsi le cassette della frutta o vecchie pedane in legno. Solo che, in mancanza di legna che costa pure quella, si brucia di tutto: dai mobili vecchi verniciati al materiale legnoso abbandonato. Ma si brucia anche plastica: bottigliette in plastica, di detersivi, materiale altamente infiammabile come buste di plastica. La cenere, spesso, invece che finire nell’indifferenziato finisce per essere abbandonata nelle strade di campagna o in piccoli orti privati. Più che vessare ulteriormente i poveri cittadini controllando i fumi che escono dai comignoli è necessaria una politica energetica che assicuri a tutti il diritto a riscaldarsi d’inverno”, – conclude Alfredo Allocca del M5S di Calvi Risorta.

 

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