SCANDALO EX CAVA FABBRESSA: IL SINDACO CAPARCO SMENTITO DAI SUOI STESSI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

 

Calvirisortanews, 31 dicembre 2013

 

Calvi Risorta: SCANDALO EX CAVA FABBRESSA, IL SINDACO CAPARCO SMENTITO DAI SUOI STESSI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

 

 

 

 

 

 

Lo “smemorato di Calvi” sbugiardato dai suoi stessi consiglieri di maggioranza. Giovanni Marrocco e Nicola Cipro hanno messo in circolazione un documento che risale al 2012. E cosa dice questo documento regolarmente protocollato che ci autorizzò lo scorso articolo di parlare di balle di fine anno? Ebbene, tutti nel SETTEMBRE del 2012 (dal capo dell’Ufficio tecnico, al capo della polizia municipale e al capo della forestale) hanno avuto modo di sapere che nell’area CAVA c’era fermento; almeno secondo le segnalazioni ricevute.

 

“Si segnala - si legge nel documento - che nella mattinata odierna, gli scriventi consiglieri comunali, sono stati avvicinati da più persone chiedendo che tipo di lavoro si stava realizzando sulla collina nei pressi della Cava Fabbressa: ubicata sulla strada provinciale in direzione di Sparanise, ove venivano segnalate la presenza di ruspe e camion. In merito a quanto sopra rappresentato ed in virtù di alcune segnalazione fatte dai proprietari confinante con l'opificio, si chiede agli organi comunali preposti le seguenti informazioni:

1-         se si è a conoscenza di tali lavori;

2-         se sono stati autorizzati dagli Enti preposti;

3-         copia della convenzione tra il comune di Calvi Risorta e la Società operante per il ripristino della cava Fabbressa;

4-         Quale sono le particelle autorizzate per eseguire tali opere di bonifica.

Il tutto si chiede per la tranquillità dei città”.

 

PIU’ CHIARO DI COSI’. Una denuncia firmata e non anonima, cari amici lettori e cari amministratori dormienti di minoranza. Cosa deve fare un SINDACO in questo caso? Ci pare che minimo minimo di questi tempi di allarme sul trattamento dei rifiuti, avrebbero dovuto scattare delle indagini, interne ed esterne, una comunicazione alla procura, vigili urbani tutti i giorni sul posto. E soprattutto - eccoci al punto – doveva partire da parte delle istituzioni locali una richiesta documentale sullo stato di salute legale degli affidatari del terreno ex cava. E invece è successo che a fare queste indagini sia stato un sito internet come www.calvirisortanews.it diretto dall’editore Vito Taffuri. Quando la notizia, che sui canali istituzionali sapevano tutti circa la mancanza di documentazione antimafia, è stata pubblicata, è diventata di dominio pubblico… lo stesso non è SCANDALOSAMENTE successo nulla. Fino a quando Marrocco e Cipro hanno deciso di portare l’argomento in consiglio comunale.

 

Ebbene, poi giorni prima del consiglio abbiamo avuto modo di registrare la reazione TARDIVA (reazione che doveva esserci a settembre del 2012 - con l’arrivo del documento dei consiglieri comunali) e finalmente l’ammissione di CAPARCO: “Non ci risulta che la ditta che opera sulla cava Fabbressa abbia tutte le autorizzazione necessarie”. E poi quella che abbiamo definito con molti altri documenti e prove testimoniali degli stessi consiglieri - buone anche per i tribunali - alla mano: balle di fine anno.

 

Eccola: “Quando ho appreso da una nota di un giornalista di un sito internet che potevano esserci problemi di documentazione antimafia, ho preso i provvedimenti previsti”. Ebbene, non vogliamo credere che il sindaco legga più i siti internet che i documenti che gli arrivano dal protocollo comunale. Per questo, con una buona dose di satira di fine anno, come già fatto parlando di “balle di fine anno” ci sentiamo di definirlo politicamente bugiardo.

 

 

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