MARROCCO E CIPRO TORNANO SULLA CAVA EX FABBRESSA

 

Gazzetta di Caserta, 30 dicembre 2013

 

FP

 

"Assenza di autorizzazioni e dei requisiti di qualificazione per lo svolgimento di lavori pubblici", due consiglieri oggi di opposizione denunciano il caso in consiglio comunale e l’amministrazione decreta il blocco delle attività di recupero con rinterro dell’ex cava Fabbressa, in località Monticello. Chiude così i battenti l’area nella quale, secondo le notizie diffuse, sarebbero stati comunque trattati circa 320mila tonnellate di rifiuti inerti. Ma nella cui area nel contempo, in fase di sopralluogo, le autorità intervenute (compresa la polizia municipale) non sarebbero riuscite a reperire mai alcun mezzo di lavoro all’opera.

 

Cantieri fantasmi, dunque, di cui però, per cautela i consiglieri di minoranza invitano da tempo a tenere gli occhi aperti. Giovanni Marrocco e Nicola Cipro, hanno così ingaggiato con il sindaco Caparco, una battaglia istituzionale fatta di carte protocollate, interrogazioni e interpellanze comunali. Con il finale a sorpresa di una messa in mora con avviso di trasmissione degli atti in procura e tanto di discussione in Consiglio. Ed è stato proprio durante la seduta consiliare dello scorso 18 dicembre che Marrocco e Cipro hanno potuto raccogliere le parole di Caparco che dichiarava: <In fatto di permessi, che io sappia, esiste solo un documento autorizzativo provinciale, ma è privo di numero di protocollo».

 

Una carta inutile e per altro vecchia del 2009. Mentre la storia delle attività di recupero della cava inizia con la gara di appalto del lontano 2004, sindaco Caparco. Dopo un anno, nel 2005 vince le elezioni Giacomo Zacchia che blocca tutto. Ecco il testo: s’ingiunge a codesta Società di provvedere al ripiegare dei cantieri già allestiti e allo sgombero delle aree di lavoro e relative pertinenze, con avvertimento che in caso di mancato rispetto dell’assegnato, provvederà d'ufficio con l’attribuzione di oneri e spese. Ma nel 2009, Caparco ritorna alla guida del comune, ed ecco il tema dei cantieri nell'ex cava ritornano d’attualità. Si parla di nuovo di possibili cantieri aperti, ma mancano le prove e la questione viene etichettata come mera critica politica. Aria fritta, fino all’ultimo consiglio comunale dove emerge la verità: se quei cantieri sono davvero in atto, sono anche da bloccare perché la ditta è ancora priva delle necessarie autorizzazioni. Per Caparco si tratterebbe però solo di un polverone politico: "Saputo della questione grazie a una segnalazione, siamo subito intervenuti e in assenza delle autorizzazioni, l'ufficio tecnico ha imposto alla Casertana Recuperi di lasciare l’area ex cava. 

 

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