“UNA UNITA’ DI INTENTI”, E’ IL RISULTATO DEL CONVEGNO ORGANIZZATO
DALL’ASSOCIAZIONE DEMETRA
Luciana Antinolfi, 22
dicembre 2013
Grande consenso per il convegno organizzato
dall’Associazione Demetra di Calvi Risorta dal titolo: La salvaguardia del
territorio…quale futuro? E’ necessario passare attraverso ecomostri?
Al convegno, introdotto dal dott. Giovanni Marrocco, Presidente dell’Associazione e moderato dal dott. Antonello Bonacci, erano presenti oltre ai Sindaci di Camigliano ing. Vincenzo Cenname, di Tora e Piccilli ing. Angelo De Simone, di Roccamonfina dott.ssa Letizia Tari (anche Dirigente del Centro per l’impiego di Teano), di Pignataro Maggiore Raimondo Cuccaro, di Rocchetta e Croce Enzo Laurenza, di Riardo arch. Nicola D’Ovidio, di Sparanise Mariano Sorvillo, di Vairano Patenora Cantelmo, di Conca Della Campania Di Salvo (anche Presidente della comunità montana), di Giano Vetusto avv. Antonio Zona, di Presenzano Maccarelli, il Vice Sindaco di S. Pietro Infine Pasquale Perrone, gli Onorevoli Regionali Consoli e Nicola Caputo, il Consigliere Provinciale Mirra, Enzo Falco esperto in politiche agroalimentari, Ernesto Buondonno Responsabile regionale e nazionale confederazione di prodotti allevamenti bufalini, il Consigliere comunale di Francolise dott. Andrea Russo, i giornalisti Salvatore Minieri e Davide De Stavola, don Michele Chianese parroco di Visciano, i Consiglieri comunali di Calvi Risorta Nicola Cipro e Ermanno Izzo e una delegazione del Comitato per l’agro caleno: NO centrale a biomasse.
Alla luce degli ultimi
avvenimenti la nostra Regione è coinvolta in uno scempio ambientale che si è
consumato nel silenzio delle istituzioni dando origine alla più grande devastazione
territoriale degli ultimi tempi. Responsabile la camorra che ha utilizzato il
territorio campano come enorme serbatoio di rifiuti tossici trasformando la
Campania Felix in Terra dei Fuochi.
Prendendo spunto dai
principi di proporzionalità, responsabilità ed economicità enunciati dal dott.
Marrocco, il dibattito si è incentrato sulla compatibilità o meno di alcune
attività da installare in loco, nello specifico la realizzazione di una
centrale a biomasse nel territorio dell’agro caleno, che rischierebbe di
aggravare la situazione ambientale già largamente compromessa. Si è discusso
del funzionamento tecnico della centrale e del connubio tra biomasse e rifiuti,
della ricaduta dal punto di vista occupazionale e della necessità della
bonifica ambientale dell’ex area Pozzi. L’esigenza di creare attenzione al
territorio, maturare le coscienze e animare la responsabilità di tutti, più
volte sottolineata dal dott. Bonacci, risulta essere quindi una priorità
assoluta. La presenza a Calvi Risorta di tante autorità fa sperare che, cadute
le barriere dell’indifferenza, è possibile prendere consapevolezza del fenomeno
per correggere e ripartire. Ciò è possibile attraverso una bonifica del territorio e la valorizzazione delle risorse
esistenti, per ritornare ad essere, non più la Terra dei Fuochi, ma una
provincia di sviluppo.
Tutti i Sindaci e le
autorità, anche i non presenti, come il Sindaco di Rocca d’Evandro, di
Caianello, di Marzano Appio, di Mignano Montelungo, di Teano, che hanno fatto
pervenire un messaggio di solidarietà, si sono resi disponibili ad eventuali
azioni di forza, a partecipare a presidi e firmare protocolli di intesa per
risolvere il problema e bloccare sul nascere la realizzazione di un
“inceneritore” inutile e devastante. Netta la posizione dell’Onorevole Caputo
che si è reso interlocutore con la Regione. La voce unanime dei presenti al
dibattito è quella di evitare campanilismi e posizioni partitiche, restare
uniti poiché, come ha ribadito il Sindaco di Rocchetta e Croce, Enzo Laurenza,
che si ringrazia pubblicamente per il contributo dato nell’organizzazione del
convegno, “associarsi è il futuro delle varie amministrazioni”.
Da questo incontro
perviene alla comunità una unità di intenti, un messaggio di solidarietà e di
vicinanza a tutta la cittadinanza dell’agro caleno, anche se il rammarico
rimane, come più volte ribadito dai presenti, l’incomunicabilità istituzionale
dell’amministrazione calena e l’assenza del Sindaco Caparco Antonio che si
trincera dietro il muro dell’indifferenza e “dell’ignoranza” (“non so nulla e
non mi interessa”). Assente anche il rappresentante della Iavazzi,
ditta incaricata all’esecuzione dei lavori, più vote invitato dal Sindaco
Sorvillo attraverso fax e posta certificata.
Visita www.CalviRisorta.com