CENTRALE: LA MORONESE INTERROGA IL MINISTRO IN MERITO AI 5 DENUNCIATI

Gazzetta di Caserta, 06 dicembre 2013

Stefano Peccerillo

Il senatore Vilma Moronese, a Palazzo Madama in quota Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno in merito ai fatti relativi al 7 Novembre scorso in cui alcuni cittadini sono stati diffidati nello svolgere un pacifico presidio presso la Prefettura di Caserta con il quale intendevano esprimere un parere contrario alla notizia di costruzione di una centrale a biomassa sul territorio di Calvi Risorta, “ed avendo io in prima persona partecipato il 15 Giugno 2013 ad un incontro a Capua in piazza dei Giudici assieme ad altri cittadini ed amministratori locali (Sindaci, Assessori) dove abbiamo dibattuto in modo tranquillo e sereno sulla prossima costruzione di un Gassificatore nel territorio di Capua, alla quale i cittadini sono avversi, a mio parere giustamente, e avendo avuto notizia che 5 delle persone che erano presenti in quella piazza, a quell’incontro, sono state denunciate, ho ritenuto opportuno chiedere un incontro con il Prefetto ed il Questore di Caserta. Non avendo ricevuto ad oggi alcun riscontro dal Prefetto dal Questore e avendo notizia che per entrambi i casi sopra esposti c'è stata la violazione dell’art.18 del Regio Decreto 773/31, appare a mio giudizio che l'azione messa in atto risulti un accanimento eccessivo verso dei cittadini che volevano solo richiedere un impegno più concreto da parte delle istituzioni a quell’incontro presenti. Pertanto, al fine di ricevere informazioni e chiarimenti in merito, ho depositato in data odierna una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dell’Interno”.

Ecco le parti salienti testo dell’interrogazione parlamentare e il comunicato stampa della senatrice “grillina”: “A seguito di notizie di stampa che la Iavazzi S.r.l. (azienda Casertana collegata all’lmpresud S.r.l. che si occupa della raccolta rifiuti a Calvi Risorta) sarebbe intenzionata a costruire una centrale a biomasse nell’area dell’ex-Pozzi, un territorio che si estende tra Sparanise e il demanio di Calvi Risorta; la notizia giunge a seguito del finanziamento di 23 milioni di euro concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Iavazzi Srl per la costruzione di una centrale a biomasse; al riguardo, in data 7 novembre 2013, si sarebbe dovuto svolgere un presidio presso la Prefettura di Caserta al fine di ottenere risposte dal Prefetto sulle prospettive del territorio e sulla opportunità di edificare nuovi impianti, nonché fermare il piano che prevede la costruzione di una centrale a biomassa a Calvi Risorta, un territorio che ha già pagato tanto in termini di devastazione ambientale; per il presidio erano attesi diversi pullman provenienti dalla provincia di Caserta, in particolare dall’Agro Caleno, cioè da Calvi Risorta, Sparanise, Pignataro Maggiore ed altri comuni limitrofi; il presidio purtroppo non si svolgeva in quanto il Questore di Caserta, dottor Gualtieri, il giorno precedente aveva deciso che il corteo (in realtà mai convocato e trattandosi di un semplice presidio) dovesse essere vietato e, mobilitando tutte le stazioni dei Carabinieri dell’Agro Caleno oltre al Comando Provinciale di Capua, ha fatto pervenire alcune diffide ad attivisti di associazioni; considerato che, risulta agli interroganti le notifiche delle suddette diffide sarebbero state caratterizzate da alcune anomalie, per esempio a Calvi Risorta i Carabinieri avrebbero consegnato a due persone diffide in bianco ancora da compilare; a Pignataro Maggiore i militari avrebbero recapitato ad un minorenne l’atto da firmare ancora in bianco; a Sparanise avrebbero richiesto la firma ad una persona diversa da quella a cui la notifica della diffida era indirizzata, ossia il presidente di una associazione; inoltre, la mattina stessa dell’iniziativa, i Carabinieri di Sparanise e Pignataro Maggiore si sarebbero presentati nei rispettivi municipi per diffidare i Sindaci Sorvillo e Cuccaro dalla partecipazione al presidio e per ‘biasimarli’ per l'appoggio dato ai comitati ed ai cittadini, per lo più avrebbero provveduto a notificare ulteriori diffide alle società di trasporto che stavano  organizzando due pullman per il trasferimento della delegazione dei manifestanti... successivamente allo svolgimento della manifestazione la Questura di Caserta ha denunciato cinque persone, a giudizio degli interroganti arbitrariamente, individuate come organizzatrici dell’evento, per violazione dell’art. 18 del Regio Decreto 773/31 “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”, per mancata comunicazione alla Questura di Caserta. Nessuno dei cinque denunciati e fiirmatari della regolare richiesta presentata al Comando di Polizia; considerato inoltre che, a parere degli interroganti l'art. 18 del Regio Decreto 773/31 stabilisce che “i promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore”, ma anche che “con le stesse pene sono puniti coloro che nelle riunioni predette prendono la parola”.

Inoltre "Il Questore, nel caso di omesso avviso ovvero per ragioni di 0rdine pubblico, di moralità o di sanità pubblica, può impedire che la riunione abbia luogo e può, per le stesse ragioni, prescrivere modalità di tempo e di luogo alla riunione." Si chiede di sapere: quali urgenti iniziative intenda assumere il Ministro interrogato al fine di verificare la veridicità di quanto esposto in premessa ed in particolare valutare il presupposto fattuale e normativo che ha determinato l'emissione dei provvedimenti limitativi della liberta personale summenzionati considerato  che con tali atti si inibiscono eventi democratici volti a sensibilizzare la popolazione".

 

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