CAPARCO & SOCI: STANGANO I PIU’ DEBOLI!
PD
Calvi Risorta, 05 dicembre 2013
Caparco & soci
ne combinano un’altra delle loro: non potendo più aumentare l’addizionale
comunale Irpef, giunta ormai al massimo, colpiscono con un loro provvedimento le
fasce della popolazione più deboli.
Cari cittadini,
Caparco & soci non si fermano più davanti a niente. Con delibera
Consiliare n° 29 del 15 novembre 2013, pur di incassare allo scopo di
consentire un maggiore introito per il bilancio comunale per poter garantire
il pareggio delle previsioni del bilancio, hanno deliberato: di diminuire
il limite di reddito complessivo al di sotto del quale non si applica
l’aliquota di compartecipazione, portandolo da € 15.000,00 a € 8.500,00. In
parole semplici, prima chi aveva un reddito fino a 15.000,00 € non pagava
l’addizionale comunale IRPEF, oggi invece la devono pagare. L’esenzione vale
solo per chi percepisce un reddito fino a 8.500,00 €. Un altro “regalo” alle
fasce più deboli della popolazione. Una vera vergogna.
Questa decisione, è
stata solo l’ultima in ordine di tempo, circa l'aumento dell’aliquota di
compartecipazione dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle
persone fisiche. Cari cittadini, ora facciamo una breve cronistoria degli
aumenti fatti da Caparco & soci in questi anni. L’addizionale comunale
all’imposta sul reddito delle persone fisiche è stata istituita a decorrere dal
1°gennaio 1999, nel nostro Comune è stata istituita a decorrere dall’esercizio
finanziario 2002, l’aliquota di detta addizionale fu determinata nella misura
complessiva di 0,2 punti percentuale. Negli anni successivi e per tutto il
periodo dell’Amministrazione del Sindaco Giacomo Zacchia non è mai stata
aumentata, anzi, nell’anno 2007 l’Amministrazione Zacchia adottò il regolamento
comunale per la determinazione dell’aliquota di compartecipazione
all’addizionale comunale IRPEF.
Ebbene in quel
regolamento, in particolare, l’articolo 4 stabilisce “Ai sensi dell’articolo
1, comma 3 bis, del D. Lgs. 28 settembre 1998, n. 360,
ai soggetti passivi, come definiti all’articolo 3 del presente regolamento, che
risultano possessori di un reddito complessivo determinato ai fini dell'imposta
sul reddito delle persone fisiche, al netto degli oneri deducibili riconosciuti
agli stessi fini, uguale o inferiore ad € 15.000,00 non si applica l’aliquota
di compartecipazione adottata con la deliberazione di cui all’articolo 2”;
tutelando in questo modo proprio le fasce più deboli della popolazione. Si
arriva così all’anno 2011, Caparco & soci aumentano l’addizionale di 2
punti percentuali, si passa dallo 0,2% allo 0,4%: in questo modo la
raddoppiano. Non contenti nell’anno 2012 la raddoppiano di nuovo: dallo 0,4%
l’innalzano allo 0,8%. In pratica in due anni Caparco & soci hanno triplicato
l’addizionale comunale IRPEF, portandola al massimo consentito per legge.
Si è arrivati così
all’anno 2013, non potendo più aumentare l’aliquota hanno colpito le fasce più
deboli, infatti hanno abbassato la fascia di esenzione. Caparco & soci
hanno scelto, come nel loro stile, un modo semplice, insipiente e comodo di
amministrare. Essi con questa delibera hanno tassato la povertà, non
rendendosi conto che per chi percepisce un reddito lordo compreso fra gli
8.500,00 e 15.000,00 € anche un solo euro in meno comporta problemi. Un solo
commento ci sentiamo di fare: vergogna!!!