Piano regionale di bonifica 2013: a Calvi la
maglia nera. Seguono Pastorano, Bellona, Camigliano e Giano
Caleno24ore, 02 dicembre
2013
“Paese che vai,
sito inquinato che trovi”: non per essere pessimisti, ma quest’affermazione è vera
se si considerano i dati pubblicati il 5 giugno 2013, nel documento “Piano
regionale di bonifica”, sul sito web della Regione
Campania.
Il documento è molto vasto ma, esaminando le tabelle
inserite, si nota che nell’Agro caleno i siti, ritenuti potenzialmente
inquinati nel 2005 e che fino al 5 giugno 2013 erano o sono ancora in attesa di
“indagini preliminari”, sono circa venti. Bellona, Calvi Risorta, Camigliano,
Giano Vetusto, Pastorano, Pignataro Maggiore e Sparanise: questi i paesi
inseriti nel documento della Regione. In testa, con sei siti, tutti in attesa
di “indagini preliminari”, si trova Calvi Risorta.
Area ex Pozzi
Nella cittadina che ospita diversi siti archeologici,
purtroppo non mancano località “potenzialmente” inquinate che sono: la cava
dismessa in località Monticello; un terreno privato appartenente, al momento
del censimento dell’Arpac, a un autodemolitore; il
sito in cui si trovala società “La Vittoria”; un’altra località appartenente
alla “Eco 2000”; l’ormai nota area Moccia a Petrulo e l’altrettanto nota ex
Pozzi Ginori sulla strada statale Appia, oggi di proprietà Iavazzi.
Probabilmente gli ultimi due siti citati sono quelli più noti alla
popolazione. L’area Moccia dagli anni ’40 fino al 1996, anno della sua
chiusura ai lavoratori, è stata fonte di benessere perché ha dato lavoro a
tante persone. Purtroppo però, quella che era fonte di benessere in passato, da
anni è ormai fonte di pericolo per tutti: lo stabilimento è, infatti, costruito
con Eternit non più in buone condizioni e quindi rischioso per la salute. Per
quanto riguarda l’area ex Pozzi Ginori,
invece, numerose sono le manifestazioni dei cittadini contrari a chi vorrebbe
far nascere su quel sito una centrale a biomasse.
Stabilimento Moccia
Sul secondo gradino del podio, con tre siti in attesa
di indagini preliminari, si posizionano Pastorano e Bellona.
Anche a Bellona, come a Calvi, uno dei siti inquinati appartiene o comunque
apparteneva a un autodemolitore. Altra area da bonificare è quella dove sorge l’ILSIDE
(leggi anche qui).
Infine, sempre nella stessa città si trova l’area dove era situata o
probabilmente è ancora situata la società “Eco Terra”.
A Pastorano, i siti in attesa di indagini preliminari
sono l’ex “Ceramica Vavid” e la “Casilina metalli”;
diversa, invece, la situazione per la località in cui si trova il punto vendita
di carburante “Esso”. Quest’ultima località, infatti, viene inserita nella
tabella dei siti dove la bonifica era in corso almeno fino a quando il
documento è stato redatto. Il suolo e le acque sotterranee di questa località
sono risultati inquinati da idrocarburi, aromatici e metalli.
Si segnalano anche Camigliano e Giano
Vetusto con una discarica ciascuno. Si tratta di una discarica comunale in
località Monticello a Camigliano, dove suolo e acque sotterranee sono risultate
contaminate da metalli. Per quanto riguarda Giano Vetusto, invece, il sito
inquinato è dove si trova la discarica comunale in località Marotta: anche in
questo caso suolo e acque sotterranee sono risultati inquinati da metalli e
fitofarmaci.
Visita
www.CalviRisorta.com