LA SALVAGUARDIA DEL
TERRITORIO… QUALE FUTURO?
Luciana Antinolfi, 25 novembre 2013
L’Associazione Demetra di Calvi Risorta, organizza per
venerdì 20 dicembre 2013 un convegno su “La salvaguardia del territorio…
quale futuro?” Lo scopo principale del convegno, fortemente voluto dal
Dott. Giovanni Marrocco, Presidente dell’Associazione, è quello di fare
un’analisi generale del territorio a fronte delle inquietanti notizie che
circolano sui giornali, sul web, riguardanti lo stato attuale in cui verte e i
possibili rischi che deriverebbero dalla realizzazione di una centrale a
Biomasse. L’idea nasce dall’accorato appello che una bambina di 10 anni
rivolge al Presidente della Repubblica per mettere fine al biocidio. Si riporta
il testo di una Lettera formale, risultato di un compito svolto in classe.
“Scrivi una lettera al Presidente della Repubblica
facendogli una richiesta che a te sta a cuore.
Caianello 21/11/2013
Illustrissimo Presidente Giorgio Napolitano, sono
un’alunna dell’Istituto Comprensivo Garibaldi di Vairano Patenora. Frequento la
classe V della Scuola Primaria e vorrei farLe una
richiesta, a causa delle persone che non hanno riflettuto sul futuro. La nostra
Regione, la Campania, è altamente inquinata, le sostanze nocive hanno raggiunto
le falde acquifere ed hanno inquinato l’acqua che noi beviamo e per questo
danneggia il nostro organismo, provocando malattie pericolose. Le chiedo di
fare qualcosa per noi, perché non possiamo vivere in queste condizioni.
Speriamo che tenga a cuore la mia richiesta e risolva al più presto il nostro
problema. Noi siamo bambini, abbiamo paura del nostro futuro e, in questo
momento, solo lei ha la facoltà di ridarci i nostri sogni. Con fede.”
Come spiegare ai bambini che, mentre si cercano i
responsabili dello scempio ambientale che ha colpito le province di Napoli e
Caserta, mentre ci si interroga sulle motivazioni per giustificare anni di
silenzio e di indifferenza di uno Stato compiacente e colluso, in Campania
aumentano le patologie tumorali e i più colpiti sono proprio loro: i più
giovani. Risponde a verità, purtroppo, quanto dichiarato dal pentito
Schiavone: “gli abitanti della Terra dei Fuochi rischiano di morire tutti di
cancro”.
“Questa è la realtà con cui dobbiamo scontrarci!”
Afferma amareggiato il Dott. Marrocco. “Questa è l’eredità di anni di
malaffare! La diagnosi più angosciante riguarda l’acqua in cui sono state
trovate tracce di diossina e uranio. I rubinetti pescano da pozzi contaminati,
da composti cancerogeni, e dal suolo escono gas. Sono necessari provvedimenti di
urgenza per bonificare i territori della Campania devastati dagli sversamenti
illegali di rifiuti tossici e nocivi e rimediare almeno in parte al danno
ambientale degli ultimi venti anni. Eppure, nonostante tutto, c’è ancora chi
consapevolmente o inconsapevolmente vuole ulteriormente mortificare la
nostra terra. Complice la disinformazione, il disinteresse e l’indifferenza…
proverbiale l’uscita del sindaco Caparco Antonio “non so niente… e non mi
interessa niente”. La centrale a Biomasse inquina o non inquina? A scuola ai
nostri figli viene spiegato che è provato scientificamente che la centrale non
inquina. Qualche bambino ha dichiarato “ingenuamente” che “se ci sono
infiltrazioni camorristiche siamo tutti morti”. Ecco, non si vuole sindacare
sui rischi o meno connessi alla realizzazione di una centrale a Biomasse, la
polemica è sul territorio su cui la si vuol insediare!”
Purtroppo non si può rimanere indifferenti, si prenda
coscienza e solo così possiamo essere artefici del nostro futuro, un futuro di
vita e non di morte.
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