ROGO DI RIFIUTI: I CARABINIERI A CACCIA DI CHI VUOLE TRASFORMARE CALVI IN
UN’ALTRA TERRA DEI FUOCHI
Calvirisortanews, 11 novembre 2013
Fumo nero che
oscura il cielo e una puzza che ti stringe come un nodo alla gola. Eppure non siamo
nella terra dei fuochi ma molto più a nord. Siamo a Calvi Risorta, in
quell’Alto casertano che per don Maurizio Patriciello “si può ancora salvare”.
Era appena lo scorso 26 ottobre e don Maurizio era l’ospite religioso impegnato
nel sociale presente al Premio Nazionale Legalità e Sicurezza Pubblica in
Campania. Ma Patriciello, oltre a fare i complimenti al Premio e all’Agro
caleno, disse anche di più.
“Attenzione –
disse – che i fuochi camminano. Dalla provincia di Napoli, dove ormai ci sono i
riflettori accesi, quei fiochi potrebbero arrivare anche qui da voi e più in
alto ancora”. Ebbene si, Patriciello, come temo, aveva proprio ragione. Lo
dimostra quanto accaduto oggi pomeriggio sulla Casilina, al km 186 appena dopo
le 16,00 dopo l’ultimo cumulo di rifiuti su rifiuti, soprattutto copertoni –
pneumatici di auto e di camion – qualcuno ha appiccato il fuoco alla discarica
abusiva. Qualcuno arrivato lì con un tir, a giudicare dalle tracce riscontrate
nella zona dai carabinieri di Calvi Risorta, che hanno scoperto il rogo durante
il controllo del territorio.
Forse
quell’inquinatore abusivo resterà impunito, ma ora l’attenzione è altissima
nella periferia di Calvi. A spegnere l’incendio sono stati i vigili del fuoco
di Teano, distaccamento di Caserta. Circa tre ore di lavoro e tanta acqua. Poi
il resto lo ha fatto la pioggia: un vero diluvio. Ma è stato proprio il
maltempo a far capire a tutti che quel fuoco non poteva aver preso piede da
solo. L’area è stata posta sotto sequestro (e non è la prima volta che accade)
e adesso i carabinieri vogliono capire da dove provengono quei rifiuti.
Si tratta di
cassette in plastica per la frutta, contenitori in polistirolo, cartoni e
decine di copertoni. La paura di tutti è che qualcuno possa aver messo in conto
di trasformare Calvi in un’altra terra dei fuochi. Solo un controllo assiduo
dei Carabinieri e della Polizia Municipale, della Guardia Forestale e la
partecipazione dei cittadini onesti, potranno fare in modo che ciò non accada.
Intanto, sono in corso accertamenti per individuare i possibili responsabili
dello sversamento illecito e del rogo che per tre ore ha avvelenato l’aria.
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