No alla centrale
a biomasse: Ieri l'alt al presidio a Caserta
Comune di Pignataro, 08 novembre 2013
I
pullman erano pronti, pagati dai comuni o da amministratori di Calvi, Pignataro
e Sparanise. Anche i manifestanti lo erano, con striscioni e bandiere. Nessuno
portava bombe a mano o mitra, per quanto ci é dato
sapere. Anche una buona dose di allegria accompagnava il gruppo di manifestanti
che alle 16.00 avrebbero dovuto prendere la "carovana" che li avrebbe
portati sotto la Prefettura di Caserta.
Qualche
battuta tra i sostenitori del movimento "Comitato per l'Agro Caleno: No
Centrale a Biomasse". Quella piú sarcastica:
"I politici quando sono all'opposizione ci mettono la faccia, quando sono
in maggioranza si lavano la faccia mettendoci qualche manciata di euro".
Tutto lasciava pensare che nonostante le diffide consegnate il giorno prima dai
militari dell'Arma di Pignataro, Sparanise e Calvi ai PRESUNTI partecipanti
alla manifestazione, il tutto si sarebbe svolto come sempre. Senza incidenti,
come sempre. Senza bloccare la circolazione, come sempre quando si fa un
presidio in un'area pedonale, dove notoriamente non c'é
una circolazione da poter bloccare.
Le
diffide, incomprensibili, tuttavia, non erano state notificate ai soli PRESUNTI
MANIFESTANTI, ma anche alle ditte di autotrasporto, che non se la sono sentita
di correre il rischio di vedersi sospeso il permesso di lavorare e che quindi
hanno lasciato i manifestanti a piedi.
Molta
rabbia, ma una reazione controllata. Chi era in grado di spostarsi si é recato nella villetta di Calvi Risorta, dove si é tenuta un'assemblea popolare durante la quale si sono
ipotizzati diversi scenari e azioni da mettere in campo. La discussione é stata come sempre partecipata e l'ipotesi iniziale di
inviare una richiesta formale di incontro a S.E. il Prefetto pare - per ora -
essere stata accantonata, in attesa di decidere come proseguire nella lotta in
una successiva assemblea che si svolgerá a Calvi
Risorta, lunedí prossimo, alle 21.00.
Visita www.CalviRisorta.com