Il Popolo caleno
in lotta contro la centrale a biomasse
Comune
di Pignataro, 26 ottobre 2013
Calvi Risorta - Grande
soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione organizzata dal Comitato
per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse, che ha visto la partecipazione di
duemila persone attraversare le strade del piccolo comune caleno fino ad
occupare la Strada Casilina, arteria centrale di collegamento per tutto l’alto
casertano.
Una componente eterogenea,
multiforme e determinata che ha ritenuto necessario dare un messaggio forte
alle Istituzioni e a chi sponsorizza questa centrale, considerata da tutti
inutile per un territorio che non solo non ha bisogno di ulteriore energia ma,
soprattutto, non ha bisogno di impianti nocivi per le nostre vite e per la
salute di tutti.
A gridare No alla
Biomasse, Comitati per l’ambiente da tutta la Campania che hanno espresso
solidarietà, ma soprattutto uomini e donne dell’Agro Caleno, La Voce delle Mamme
Calene, i Papà Caleni, attivisti, studenti delle scuole superiori che in massa,
dai paesi limitrofi, hanno aderito, così come maestre e genitori hanno
accompagnato i propri alunni ed i propri figli a prendere parte alla
manifestazione. Proprio i bambini hanno aperto il corteo, rappresentando anima
e motore della mobilitazione. Anche una delegazione dei lavoratori della Nuroll ha partecipato alla manifestazione a cui è stata
espressa da parte dei manifestanti la massima solidarietà contro le minacce di
30 esuberi e la cassa integrazione per 70 unità.
Durante il corteo, un
gruppo di manifestanti ha lasciato fuori il Comune di Calvi uno scatolo a mo’
di urna elettorale con su scritto: “Centrale a Biomasse: il nostro voto non sta
nell’urna elettorale ma nella mobilitazione popolare”, ed un facsimile in
formato maxi di una banconota da 50 euro (come provocazione in risposta alla
dichiarazioni di accusa dell’Assessore Martino di Calvi Risorta, che ci
accusava di essere dei nullafacenti dai 50 euro in tasca) con su scritto: “con
i 50 euro comprate consenso, noi con la rabbia vi diamo dissenso!”.
Bloccata da tutto il
corteo, per più di mezz’ora, la Casilina con l’obiettivo di portare le nostre
ragioni a chi di competenza e che soprattutto venga subito bloccato l’iter
burocratico per la realizzazione della Centrale, si è a tal proposito chiesto
un tavolo di incontro con l’Assessore Regionale Romano, oltre a lanciare
nell’immediato un Presidio fuori la Prefettura per farci ascoltare. Il corteo
si è poi mosso lungo la statale per raggiungere l’altra entrata del paese
caleno, comportando non poco disagio per il traffico.
Portiamo a casa un ottimo
risultato, l’entusiasmo e la determinazione di una vera e propria sollevazione
da parte delle comunità calene, ma che non ci può e non ci deve bastare:
eravamo in tanti, ma dobbiamo ancora crescere e diventare di più! Le comunità
difendono le comunità e sono intenzionate non solo a contrastare la centrale a
biomasse, ma a fare in modo che chi vuole speculare sui nostri territori dalle
nostre terre verrà cacciato via. Dopo il Presidio fuori la Ex Calce Idrata, il
Presidio fuori la Pozzi, continuiamo ad aprire gli occhi e ad inchiestare sui
danni che decenni di malaffare hanno prodotto sulle nostre terre. A tal
proposito, il messaggio chiaro è proprio quello di fornire una cassetta dei saperi da condividere tra le popolazioni, dal basso, per
far sì che ci si difenda da chi vorrebbe continuare a provocare tumori e morti
sotto il nome della speculazione diffusa. Segnale dimostrato anche con la
consegna della busta simbolica, durante il blocco stradale, dal Comitato ai
manifestanti come simbolo della necessità di opporsi alla centrale e di
socializzare tutti i saperi emersi per difenderci da
chi ci vorrebbe silenti e soprattutto accondiscendenti alle macchine
sforna-tumori.
L’attività contro la
centrale e per la difesa dell’agro caleno continua, lunedì sera ci sarà
un’assemblea a cui invitiamo tutti a partecipare alle h.21.00 a Calvi Risorta
(Piccola Libreria 80mq) per decidere le prossime iniziative del Comitato.
Siamo in tanti, siamo
determinati e dovranno tenerne conto: ma quale biomasse, ma quale inquinamento,
comunità decidono comunità difendono! (Comitato per l’Agro Caleno: No alle
Centrale a Biomasse a Calvi)
Visita www.CalviRisorta.com