Agro Caleno: Cittadini in piazza per la legalità e per la tutela della salute

Caserta24ore, 26 ottobre 2013

Gianluca Parisi

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E’ stata una mattinata movimentata quella vissuta sabato a Calvi Risorta. Da una parte il Premio per la Legalità (nella foto due cittadini partecipanti alla cerimonia), organizzato ormai ogni anno da Vito Taffuri, dipendente della Polizia Penitenziaria e cresciuto con il mito di Falcone; dall’altra parte il corteo organizzato dai Comitati di tutela della Salute Pubblica, in particolare quelli che dicono no all’inceneritore della centrale a biomasse in costruzione in quella che è stata ribattezzata la Terra dei Veleni, tra Calvi Risorta e Sparanise, nell’Agro Caleno.

Non bastano i fuochi appiccati per smaltire rifiuti pericolosi sotto i ponti delle arterie stradali (da qui il termine Terra dei Fuochi ndr), non bastano i rifiuti tossici interrati dalla Camorra nelle campagne di quella che fu Campania Felix, non bastano le ecoballe stoccate a Giugliano a San Tammaro e a Castel Volturno e contenenti chissà che cosa, adesso serve anche una centrale a biomasse per continuare ad uccidere di tumore gli abitanti di quella che fu Terra di Lavoro.

Riguardo le ecoballe, durante la fase di emergenza rifiuti del 2008, alcuni treni partirono per essere smaltiti in Germania. Ebbene i tedeschi mandarono indietro quei treni perchè nelle ecoballe c’erano rifiuti tossici che non potevano essere smaltiti regolarmente. Nell’Agro Caleno, negli scorsi anni è stata costruita una centrale a Turbo Gas che ha portato l’inserimento delle cittadine di Sparanise e Pignataro Maggiore allo status di città “sotto osservazione” per lo sforamento delle polveri sottili, che tradotto in parole crude significa “aumento probabilità per i cittadini dell’area di ammalarsi di tumore ai polmoni.

Così a Calvi Risorta, come in altre città della Campania, sin dalla mattina sono scesi in piazza (a Napoli il corteo si è tenuto il pomeriggio) i cittadini comuni, questa volta veramente ‘incazzati’.

Il coro unanime è quello di dire basta a questo scempio ambientale ai danni della salute pubblica, ai danni delle nuove generazioni, dei bambini, soprattutto, presenti in massa al corteo caleno.

“Quello che fa più rabbia – dicono i partecipanti alle manifestazioni – è che si costruiscono queste centrali, come la Turbogas, la recente Biomasse con i soldi pubblici”. Nello specifico la società Iavazzi Ambiente che sta costruendo la centrale avrebbe ricevuto un finanziamento pubblico di 17 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

Al riguardo trapelano voci di future iniziative di protesta a Caserta durante le partite della squadra di basket Juve Caserta la cui proprietà è detenuta una quota dal gruppo Iavazzi.

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