LA PICCOLA LIBRERIA 80MQ CONTRO LA CENTRALE A BIOMASSE
Gazzetta di Caserta, 08
ottobre 2013
La Piccola Libreria 80mq
rilancia l'appello alla mobilitazione del Comitato contro la centrale a
biomasse "Oggi, in Campania, qualcosa di grosso inizia a muoversi perché
da anni comunità, collettivi, associazioni e movimenti, hanno avuto la testa
dura di non smettere mai di parlare di ambiente, di rifiuti, di alternative
sostenibili. Lo facevano senza pentiti super star e senza alcuno spazio
mediatico. Sembrava di essere soli, di non produrre nulla di concreto, ma alla
fine qualcosa è nato, un movimento fatto di donne e uomini di ogni estrazione
ed età, che hanno deciso di alzare la testa e invadere le strade e le piazze di
mezza Campania, per dichiarare finiti i tempi delle speculazioni sul proprio
territorio. Ora siamo in tanti e dobbiamo continuare a tenere alta la guardia,
perché ora c’é da difendere l’ultimo baluardo di
dignità che ci é rimasta: la SALUTE.
Non ci importa con quali
mezzi, se con preghiere, cartoline, cortei, presidi o raccolte firme,
l’importante ora é non rimanere a casa ma prendere le
redini in mano riguardo a ciò che accadrà da oggi al futuro; per farlo é fondamentale restare uniti e costruire passo dopo passo
un unico grande movimento provinciale e regionale. A breve in Campania
giungeranno 61 miliardi di euro per le bonifiche dei siti inquinati; tutto
questo denaro rappresenterà un bottino che farà gola alla camorra e a chi
intende continuare a speculare. Non dobbiamo stare a guardare l’ennesimo
sciacallaggio. Le istituzioni finora non hanno saputo garantire un’onestà
d’intenti, quindi ora dobbiamo essere noi a farci garanti della trasparenza,
costituendo comitati civici in ogni luogo in cui ci saranno bonifiche.
Bisognerà garantire che le ditte appaltatrici dei lavori non siano in odore di
camorra, che gli scavi siano fatti nei siti realmente inquinanti, ma
soprattutto che le bonifiche siano a vantaggio delle comunità e non delle ditte
appaltatrici.
Dunque dobbiamo invertire
la prassi: non sarà più il nostro territorio ad essere attenzionato
da camorra e malaffare per diventare meta di speculazioni, ma sarà la
cittadinanza a “mettere gli occhi addosso” a politici, ditte e addetti ai
lavori. Bisogna continuare sull’onda del dissenso che si sta già ingrossando,
bisogna muoversi e non restare a guardare e bisogna iniziare dai propri
territori; per questo invitiamo tutti a partecipare alle mobilitazione in
programma nell’Agro Caleno, con le due date lanciate dal Comitato per l’Agro
Caleno: No alla centrale a Biomasse.
Due appuntamenti in cui si
denuncerà il degrado in cui versa il sito dell'ex Pozzi, invaso da rifiuti
speciali, urbani e amianto, ma soprattutto saranno incontri in cui la gente chiederà
a gran voce la bonifica di queste terre. Verso il presidio del 12 ottobre
all’ex Pozzi e verso la grande mobilitazione del 26 Ottobre che attraverserà le
vie di Calvi Risorta in difesa del territorio, per dire basta ad ulteriori
avvelenamenti in Terra di Lavoro e opporsi alla realizzazione della Centrale a
Biomasse sul territorio ca1eno”.
Al motto “Finche c’è la
salute...” tutte le citta dell'Agro Caleno si coalizzano per mantenere sempre
l’attenzione mediatica alta su questioni di interesse pubblico. Da mesi e mesi
le associazioni ambientaliste e territoriali si battono affinché casi come
quello di Calvi Risorta o come il laghetto degli orrori in località Casa
Cerere, a Capua, cessino di esistere. L’intento dei gruppi é
quello di salvaguardare la salute dei cittadini e di evitare che gli interessi
di natura economica diventino più importanti dell’integrità dei cittadini del
territorio della terra dei fuochi.
Visita www.CalviRisorta.com