GIOSTRINE PERICOLOSE NEI PARCHI GIOCO DI CALVI RISORTA
Luciana Antinolfi, 28
settembre 2013
Protesta dei consiglieri
Marrocco e Cipro sull’incuria delle aree attrezzate per i bambini. Nei parchi
di divertimento di Calvi Risorta, giostrine rotte e pericolose mettono a
repentaglio l’incolumità dei piccoli fruitori che si vedono negare il diritto
al gioco.
E mentre nella villetta
comunale di Petrulo, alle cartacce e lattine vuote, all’erba incolta, si sommano
nuvole di polvere provenienti dal brecciato che dovrebbe fare da
tappeto–ammortizzatore, e che spesso viene utilizzato impropriamente dai
bambini per tirarselo addosso, (con tutti i conseguenti rischi), la situazione
è meno “rosea” al parco giochi del rione San Nicola, dove non esiste giostrina
integra. Le attrezzature sono in stato di abbandono, fatiscenti, pericolose,
non a norma, e su di esse i bambini continuano a giocare
Dalle foto allegate è
possibile vedere chiaramente che quanto affermiamo corrisponde a verità. E
intanto sono continue le lamentele dei genitori costretti a vigilare che i loro
figli non si facciano male. Il rammarico rimane però sempre lo stesso. Il
Sindaco, che dovrebbe garantire una manutenzione in itinere, non fa nulla per evitare
o prevenire il pericolo. La manutenzione delle giostrine rientra nei compiti
dell’Amministrazione, in caso di omissione ne è direttamente responsabile.
Il Comune ha già a suo
carico una denuncia, per inadempienza, riguardante un infortunio verificatosi
nel 2009 sulle giostre del Rione San Nicola. La sentenza del 2012, del
tribunale di S.Maria C.V., condanna, in primo grado,
l’Amministrazione al risarcimento della somma di lire 51.150.00 euro alla parte
lesa, a cui si vanno ad aggiungere ulteriori spese anticipate.
Sbagliare è umano, ma
perseverare è diabolico!!! (Recita un vecchio proverbio.) Sono problematiche
che ci lasciano allibiti, e non di poco conto, visto che riguardano da vicino i
nostri figli. E, all’amarezza sul rischio di incolumità, ci viene spontanea
riprendere una nostra passata esclamazione: E io pago!!
Sì, perché a farne le
spese siamo noi cittadini che contribuiamo indirettamente, con il pagamento di
tasse esose, a sopperire alle mancanze altrui! Ma è cosa accertata ormai che la
sensibilità dell’Amministrazione presenta molte lacune e gli interessi sono
rivolti altrove: costruire una centrale a biomasse; denunciare (chi!!!)
l’incuria dell’area archeologica; applicare ai tributi le massime aliquote
consentite; organizzare l’estate calena…