Costi di sopravvivenza alti: Calvi a 5 Stelle “Apriamo le porte del seminario dei Passionisti”

Caserta24ore, 25 settembre 2013

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Dal movimento “Calvi a 5 Stelle” arriva la proposta ai religiosi: “…aprite le porte del seminario dei Passionisti a chi non può permettersi di pagare le bollette e i costi di sussistenza”.

L’aggravio di tasse che sta colpendo soprattutto le popolazioni del Mezzogiorno d’Italia sta producendo un’ondata di nuovi poveri che non riescono a pagare le bollette: quella dell’energia elettrica, quella del gas, quella dell’immondizia, quella dell’acqua, il canone della televisione che insieme al telefono di rete fissa risulta tra le prime spese ad essere tagliate, l’assicurazione dell’auto. Oltre a tutte queste tasse si sono aggiunti nuovi balzelli come la TARES che rendono la vita impossibile.

Così il movimento “Calvi a 5 Stelle” suggerisce di affittare le stanze vuote del seminario a tutte quelle persone con redditi che a fatica o indebitandosi riescono a sbarcare il lunario.

Spiegano i giovani del movimento “Calvi a 5 Stelle”: “…questa soluzione non è pensata tanto per le famiglie bisognose per le quali il Comune già provvede con forme di sussidi diretti o indiretti, ma per singoli pensionati, divorziati o giovani che non hanno famiglia. Dividere i costi di sussistenza come quelli energetici, quelli del riscaldamento invernale e le tasse, consentirebbe a molte persone di vivere meglio”.

Queste soluzioni abitative erano molte diffuse nell’Italia del Nord prima della crisi per studenti lavoratori o lavoratori meridionali in trasferta per un certo periodo di tempo. Con la crisi economica e sotto l’impulso del nuovo Papa Francesco sempre più istituzioni religiose stanno perseguendo questa linea di assistenza sociale.